Politica

Lettera aperta dell’opposizione al Presidente Scozzarella. “Il diritto alla parola non è prerogativa di chi vince…”

Enrico Scozzarella

Valguarnera – Per l’opposizione la gestione dei lavori d’Aula da parte del presidente del consiglio Enrico Scozzarella, è diventata un grosso problema. Manca, a loro dire, del tutto l’imparzialità condizione imprescindibile per un corretto esercizio della funzione. Il gruppo “l’Altra Voce” con una lettera inviata anche al Prefetto, chiede a Scozzarella di ripristinare le condizioni minime di confronto democratico. L’ultimo episodio in ordine di data riguarda la discussione sulla diatriba epistolare tra il Prefetto di Enna e il Presidente della Kore di Enna, fatto accaduto diversi mesi fa e che l’opposizione tramite una mozione ha chiesto più volte di discutere. Cosa che sarebbe dovuta avvenire l’altra sera ma invano. L’accusa della minoranza è che Scozzarella dopo aver atteso tanto tempo, ha inserito sì all’ordine del giorno dell’ultimo consiglio la mozione, ma è stato stoppato poco prima della discussione dalla consigliera comunale di maggioranza Carlotta Castoro “perché non di competenza del Consiglio”, dopo che il punto era stato prelevato dall’o.d.g. su richiesta del suo stesso capogruppo. “ Quale è allora il luogo per discutere di questioni politiche, anche se non strettamente legate al territorio di Valguarnera?” Si chiedono i consiglieri di opposizione.“Purtroppo l’apertura al dialogo del presidente Scozzarella -scrivono i consiglieri Speranza, Arcuria, Dragà, Forte e Profeta- non è piaciuta a coloro che determinano la strategia politica della maggioranza- che hanno accusato di fatto sia Lei che si è permesso di inserire la nostra richiesta, sia il capogruppo del PD che ne aveva chiesto la discussione.” Ma non è la prima volta per i consiglieri di minoranza. “La cronicità con la quale la questione si ripete in Consiglio, pone un problema di libertà e di democrazia. Noi, non abbiamo mal digerito la sconfitta elettorale, come lei ha affermato, ma intendiamo limitarci a svolgere la nostra funzione di proposta e di controllo.” Scozzarella replica alle accuse: Ho rispettato in pieno il regolamento. Sono stanco di accuse gratuite e di perdere tempo con loro tutte le volte che si celebra il Consiglio. Mi è stato chiesto legittimamente dalla consigliera Castoro di mettere ai voti la decadenza del punto perché ritenuto superato dai fatti e dal tempo, l’aula votando ha accolto a maggioranza la proposta, cosa dovevo fare a quel punto se non ritirarlo? L’opposizione, devo constatare, ha perso ancora una volta un’occasione importante; c’erano in scaletta ai primi punti altre mozioni, tra l’altro presentate da loro, invece hanno preferito abbandonare il consesso, facendole decadere tutte”

Rino Caltagirone

Di seguito la lettera integrale

Al Presidente del Consiglio Comunale

p.c. al Prefetto di Enna

Ripristinare le condizioni minime di confronto democratico in Consiglio Comunale

“Signor Presidente, è con rammarico che ancora una volta dobbiamo stigmatizzare il comportamento non consono al ruolo che Le è stato assegnato. Il Presidente del Consiglio deve garantire il rispetto delle norme regolamentari, non deve ledere la dignità dei consiglieri che svolgono ruoli e funzioni dettate dalle stesse norme regolamentari e statutarie che Lei applica in maniera parziale”. Con queste stesse parole abbiamo già evidenziato e denunziato questo atteggiamento provocatorio e irriguardoso nei confronti del nostro gruppo Consiliare. Pensavamo ad un ravvedimento ed eravamo soddisfatti dal fatto che Lei puntualmente ha inserito le nostre richieste all’o.d.g. della seduta Consiliare del 23 ottobre.

Purtroppo, questa Sua apertura non è piaciuta a coloro che determinano la strategia politica della maggioranza. In Consiglio Comunale abbiamo visto esordire con ingiustificato accanimento il Consigliere Castoro che ha dichiarato “quanta tristezza nel ritrovarmi, oggi, all’ordine del giorno la discussione relativa alla diatriba epistolare tra il Prefetto di Enna e il Presidente della Kore”, chiedendo esplicitamente di vietare la discussione sull’argomento, per altro richiesta dal capogruppo del PD. Questa dichiarazione del Consigliere Castoro appare un atto di accusa verso il Presidente del Consiglio che si è permesso d’inserire all’ordine del giorno la nostra richiesta e un richiamo al Capogruppo del PD che ne aveva chiesta la discussione.

Ogni Consigliere è libero di dire ed esprimere le proprie opinioni. Lei Signor Presidente è tenuto a fare rispettare almeno le regole minime del confronto democratico e le prerogative dei Consiglieri Comunali. In questa vicenda, utilizzando arbitrariamente il suo potere di Presidente ed in esecuzione all’ordine imposto dal Consigliere Castoro, non ha consentito la discussione nel merito. Questo riteniamo sia un fatto grave che aggiunto ai precedenti diventa gravissimo.

La cronicità con la quale la questione si ripete in questo Consiglio Comunale, pone un problema di libertà e di democrazia. Il Consiglio comunale è il luogo deputato a discutere le problematiche locali sulle quali delibera, esprime opinioni su tutte le vicende politiche ed istituzionali che in qualche modo coinvolgono la nostra comunità, fa voti ad altre istituzioni in difesa di particolari categorie di lavoratori, associazione ecc.; queste sono nozioni elementari di educazione civica e convivenza democratica.

Al Consigliere Castoro, che si qualifica medico, facciamo i nostri migliori auguri per la Sua professione, ma al medesimo non consentiamo che possa impartire, a noi, lezioni di democrazia, di trasparenza, di correttezza e di competenza sul ruolo che siamo tenuti a svolgere.

Noi “non abbiamo mal digerito la sconfitta elettorale”, come lei afferma, ne abbiamo preso consapevolmente atto ed intendiamo limitarci a svolgere la nostra funzione di proposta e di controllo. Dalle nostre elementari nozioni di democrazia non ricordiamo che qualcuno ci abbia insegnato che il diritto alla parola è prerogativa di chi vince e chi perde deve solo fare silenzio. Ricordiamo che questo avviene si, ma non nei luoghi in cui vige il sistema democratico.

Abbiamo capito dal Suo intervento che il confronto democratico ed il rispetto dei ruoli istituzionali non è obiettivo strategico di chi decide in questa maggioranza, ne prendiamo atto. Auspichiamo che nel tempo alcuni consiglieri più sensibili, abbiano il coraggio di dire la propria.

Nel rispetto di questo Consiglio Comunale e delle prerogative dei singoli Consiglieri, sentiamo il dovere di denunziare questo “modus operandi” all’opinione pubblica e al Prefetto che siamo certi guarda con attenzione i contesti laddove vengono calpestati ii diritti fondamentali.

F/to Giuseppe Speranza – Arcuria Giuseppe – Dragà Concetta – Forte Concetta – Profeta Giuseppe