Persevera il problema cani randagi a Valguarnera.
Valguarnera – E’ sempre più grave il fenomeno del randagismo anche nel territorio valguarnerese. Diverse le segnalazioni, alla nostra Redazione, da parte di cittadini che sono fortemente preoccupati per la presenza di numerosi cani randagi all’interno del centro abitato. Con l’inizio della scuola, ad essere più a rischio per l’aggressione da parte di cani singoli o addirittura a branco, sono bambini e ragazzi. Difficili combattere questo fenomeno, quando c’è anche chi (come avviene in piazza del Popolo), puntualmente foraggia i randagi depositando per terra piatti pieni di alimenti. Soggetti che credono di fare il bene dei cani ma che, invece, mettono in pericolo la vita degli animali stessi e dei cittadini. All’assessore Vincenzo Serravalle, nel ricordare che favorire il randagismo è un reato e che sarebbe opportuno un intervento della polizia municipale, abbiamo chiesto cosa stia facendo l’amministrazione comunale che qualche mese addietro, con il sindaco Draià, aveva annunciato una convenzione con l’Asp (Azienda sanitaria provinciale) e l’apertura di un ambulatorio veterinario in paese. Serravalle conferma e aggiunge: <<Stiamo cercando di aprire l’ambulatorio entro il mese di novembre. Aspettiamo l’arrivo del nuovo responsabile dell’Utc (Ufficio tecnico comunale), per individuare l’immobile nel quale allestiremo, oltre all’ambulatorio che servirà per la sterilizzazione dei randagi, anche alcuni box dove i cani rimarranno ricoverati per 5 giorni>>. A quanto pare, trascorsi i 5 giorni di degenza, durante i quali i volontari dell’Oipa presteranno le cure del caso, i cani sterilizzati e non adottati, saranno microchippati e rimessi in libertà. Ma l’assessore precisa: <<Saranno rimessi in libertà i più innocui, mentre quelli appartenenti a razze pericolose saranno ricoverati nei canili>>. Ed è proprio questo, al momento, il problema principale. <<Tutti i canili nel quale sono ricoverati i randagi- dice Serravalle- sono strapieni e non c’è possibilità di ricoverarne altri>>. Una vera industria del randagismo, visto che per ogni randagio catturato nel proprio territorio e ricoverato nei canili convenzionati, il comune sborsa circa 1.100 euro l’anno. Resta sempre valida la proposta avanzata da diversi cittadini, di incentivare l’adozione dei randagi, riducendo qualche tributo comunale a chi adotta un amico a 4 zampe.