Politica

Mozione del consigliere Concetta Dragà sul disagio derivante dalla mancanza dell’acqua.

autobotte acqua
Valguarnera – Mentre il paese, oramai da quasi una settimana, patisce la mancanza d’acqua a causa dei problemi tecnici riguardanti l’invaso Ancipa, monta anche la protesta politica. A puntare i riflettori sui disservizi

alla rete e il movimento politico “L’Altra voce per Valguarnera” che con il consigliere comunale, Concetta Dragà, ha presentato una mozione avente per oggetto: Il disagio sociale causato dalla mancanza dell’acqua. <<Sono veramente dispiaciuta, (vista l’urgenza)- dice Concetta Dragà- del fatto che il presidente del consiglio comunale- non abbia inserito la mia mozione nella scaletta dei lavori, ritenendo opportuno rinviarla ad una riunione successiva>>. Dragà denuncia situazioni drastiche e afferma:<<Da molti giorni nel nostro comune riscontriamo numerose situazioni di disagio direttamente legate alla mancanza d’acqua. Disagi che aumentano quando la situazione persiste e pesa sulla cittadinanza già oberata di tasse per questo e/o per quell’altro servizio. La situazione risulta grave. Abbiamo riscontrato la preoccupazione dei cittadini esaminando il disagio che in una famiglia arreca la mancanza d’acqua sotto tanti punti di vista>>. L’esponente de “L’Altra voce per Valguarnera”, aggiunge:<< Le famiglie si caricano di un onere “sbagliato”, come quello dell’acquisto privato dell’acqua, considerato che paghiamo profumatamente l’importo di tale servizio e considerando che la “Carta dei servizi dell’azienda” obbliga la stessa, in caso di disservizio continuo per più di 48 ore, di fornire l’acqua agli utenti attraverso le autobotti proprie. Ci sono famiglie- sottolinea Concetta Dragà- che non riescono a fare fronte a queste spese. Mi rincresce vedere la disperazione e l’angoscia negli occhi di coloro che non trovano una soluzione al problema. Ma la cosa che ritengo ingiusta è la mancanza di sensibilità da parte di chi di dovere e per questo chiedo all’amministrazione comunale con assoluta urgenza di predisporre un piano d’intervento a questa problematica imponente; informare la cittadinanza se e per quanto tempo persisterà il disservizio; farsi portavoce di tutti coloro che hanno sostenuto quest’onere, chiedendo ad Acqua Enna il rimborso della spesa sostenuta; richiedere il servizio attraverso le autobotti dell’azienda; munirsi di servizio proprio “Autobotte comunale” da mettere a disposizione degli anziani, dei meno abbienti e di tutti coloro che in questo momento ne abbiano necessità>>. Arcangelo Santamaria