Politica

Protesta di “Insieme per cambiare” per i bagni pubblici ancora chiusi: “Non si lavora più per la comunità bensì per soddisfare interessi singoli”

I bagni di Via San Liborio

Valguarnera – Il movimento sociopolitico “Insieme per cambiare”, guidato da Enrico Capuano, protesta per la mancata promessa fatta dal governo cittadino del sindaco Draià, a proposito della riapertura dei bagni pubblici. Enrico Capuano, ricorda: <<Il gruppo consiliare del Partito democratico, guidato dal capogruppo Alfonso Trovato, ha trascorso la maggior parte della legislatura Leanza, discutendo mozioni e interrogazioni concernenti il verde pubblico, la manutenzione degli immobili comunali, gli interventi di disinfestazione e derattizzazione, i contributi per l’acquisto dei testi scolastici, la mensa scolastica, l’assistenza agli anziani, la riduzione delle tasse, la manutenzione ordinaria delle strade, la mancanza d’illuminazione in alcuni quartieri, la criminalità e la sporcizia>>. Sulla funzionalità dei bagni pubblici, che al momento sono tutti chiusi, si apre un capitolo a parte ed “Insieme per cambiare”, in una lettera indirizzata ai rappresentanti istituzionali cittadini, sottolinea: <<Questa amministrazione comunale non appena si è insediata non ha esitato un attimo a divulgare alla stampa lo stanziamento di 15 mila euro per il ripristino dei bagni pubblici in via San Liborio e presso la villa “Sant’Elena. Capuano ricorda le parole del sindaco Francesca Draià e afferma: << Siamo nel mese di novembre e non abbiamo aggiornamenti né del sopralluogo né della bonifica dei bagni pubblici. Appare evidente come il programma elettorale delle promesse, non mantenute, si stia allargando a macchia d’olio. Oggi i ruoli si sono invertiti, il sindaco è del Pd e l’ex capogruppo del Pd è assessore con delega al “non sappiamo cosa”, giacché non ha mai avuto autonomia comportamentale ed è sempre stato fedele alla direttiva singola di qualche dirigente del Pd>>. Capuano punta il dito contro il partito di maggioranza. <<Coerenza vorrebbe che la nuova amministrazione, su impulso del segretario di circolo (seduto in aula in veste di consigliere comunale), tentasse di realizzare almeno un paio delle proposte che sono state manifestate anche a mezzo stampa, in passato. Invece no, per l’assessore diventa più importante il prestigio della carica con benefit economico perché non si lavora più per la comunità bensì per soddisfare interessi singoli, quasi a volere garantire un’area di “customer satisfaction” in vista delle prossime elezioni. Questo modus operandi- conclude- non può continuare e non può essere il principio in base al quale governare il nostro comune. Per questo non esiteremo a controllare e rilevare ogni comportamento contrario ai principi di trasparenza, legalità e correttezza politico-amministrativa>>.

Arcangelo Santamaria