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Il Sindaco aveva promesso la riparazione dei riscaldamenti ma non è stato così. Insorgono i genitori al “Mazzini”

Il sindaco Draià attorniata dai genitori

Genitori davanti la scuolaValguarnera – Ieri mattina, al decimo giorno di mancato funzionamento dell’impianto di riscaldamento della scuola Mazzini, è esplosa la protesta. I genitori degli alunni della scuola dell’Infanzia e della scuola Primaria, non appena hanno trovato i termosifoni spenti e le aule fredde, hanno voluto conto e ragione sia dalla dirigenza scolastica sia dall’amministrazione comunale. Il sindaco, Francesca Draià, aveva rassicurato che, al rientro dal ponte dell’Immacolata, tutto sarebbe tornato funzionante. Ed invece non è stato così, nonostante la perdita al circuito di riscaldamento fosse stata trovata lo scorso giovedì e, oltretutto, l’impianto del Mazzini fosse stato sezionato in 3 parti per agevolare eventuali e future anomalie. Genitori esasperati che il vice preside, Filippo Bonaffini ha dovuto calmare sino a quando non è arrivata il sindaco, Francesca Draià. Anche il primo cittadino è stata colta di sorpresa dal protrarsi del disservizio visto che anche lei aveva ricevuto rassicurazioni in merito alla riparazione del guasto e al riavvio dell’impianto di riscaldamento. Si è dovuto attendere l’arrivo dei tecnici della ditta nissena, che si è aggiudicata l’appalto per la manutenzione degli impianti di riscaldamento degli immobili municipali, per avviare la pompa del circuito di riscaldamento che subito dopo è andato nuovamente in down. Tutti al capezzale del grande malato “Mazzini” e summit in presidenza alla presenza del sindaco Draià, del vice preside Bonaffini e di una nutrita delegazione di genitori. Qui, in attesa di avere buone nuove dai tecnici della ditta nissena, si sono studiate possibili alternative ad una paventata chiusura del Mazzini. A mezzogiorno il sindaco Draià ci ha detto: <<Hanno trovato una perdita e stanno saldando il tubo in questione. Mi hanno assicurato che entro le ore 14 finiranno, che rimetteranno in marcia l’impianto che per tutto il pomeriggio sarà monitorato. Se ci dovessero essere altri problemi -ha aggiunto- farò chiudere la scuola e cercheremo di trasferire le classi del Mazzini all’Istituto Professionale “Giacomo Magno”>>. Già una volta la scuola superiore che fa capo all’ex provincia regionale di Enna, aveva ospitato gli alunni della scuola primaria per simili disservizi.

Arcangelo Santamaria