Cronaca e Attualità

Statale 192 senza manutenzione, movimento franoso minaccia gli automobilisti


Valguarnera – Sembra una di quelle strade interpoderali abbandonate, con il manto usurato e tutta frane e avvallamenti. Invece è la SS 192, una delle statali più importanti della Sicilia costruita per esigenze militari nella prima metà del secolo scorso e divenuta importantissima arteria di collegamento, con il chilometro “zero” alle falde orientali del monte Enna e un percorso che si snoda dagli Erei allo Ionio, passando per la Valle del Dittaino e la Piana di Catania. La parte iniziale, quella di montagna, è la più impervia con pendenze e tornanti impegnativi che diventano ancor più pericolosi a causa dell’assoluta carenza di manutenzione che ormai da decenni caratterizza tutto il percorso. Ma, tra tutte, una curva – già brutta di suo poiché si contrae in uscita facendo debordare a mano manca le vetture cha la percorrono verso valle – è diventata particolarmente insidiosa a causa di un movimento franoso che restringe la corsia di chi sale verso Enna, costringendo gli automobilisti in transito a spostarsi a sinistra e rischiare la collisione con chi procede in senso contrario. Il tratto con la curva in questione (nella foto) è al chilometro 2 e VIII e necessita d’interventi davvero urgenti.
Invero tutta la statale che, lo ricordiamo, è la parallela della A 19 di cui diventa la percorrenza alternativa nel caso di chiusura momentanea dell’autostrada, versa in pessime condizioni. Ed a patirne le conseguenze è l’utenza che la percorre per recarsi a Calderai (dove insiste un’importante stazione di pompaggio del gas tunisino) o Valguarnera, oppure alla zona industriale e alla stazione ferroviaria di Dittaino e al contiguo outlet, struttura in costante crescita e sempre più fruita. L’assoluta mancanza di manutenzione e le ultime violente piogge hanno dato il colpo di grazia all’importante arteria che è diventata indecorosamente impercorribile, oltre che nella parte montana, anche in pianura dove l’assenza di segnaletica orizzontale e il fango rappreso, diventato un tutt’uno con le cunette e il manto asfaltato, rendono il tracciato indistinguibile specie di sera e in caso di pioggia. E da più parti è auspicato il deciso intervento delle autorità affinché facciano giungere all’Anas, ente titolare della strada, le rimostranze del territorio.

Salvatore Di Vita