Cultura e Società

Laureato con 110 e lode apre “bottega” a Valguarnera per esercitare il mestiere di Calzolaio

 Valguarnera – <<Per trovarmi un lavoro sono emigrato di soli 18 chilometri e adesso riesco a vivere dignitosamente senza dovere dire grazie e nessuno se non ai miei clienti>>. Inizia così il racconto di Nino Grasso, 41enne di Raddusa, laureato con 110 e lode in Scienze Naturali, all’Università di Catania, che esercita (l’unico a farlo in paese), il mestiere di calzolaio a Valguarnera. <<Mi sono laureato nel 2000 e subito mi sono messo alla ricerca di un lavoro. Dopo anni di studio e sacrifici, l’unica cosa che mi offrivano era quella di vendere aspirapolveri. L’alternativa? La raccomandazione o emigrare all’estero>>. Ma Nino Grasso è uno di quelli che ama la sua terra e le sue origini. Ed è proprio dalla sue origini che trae ispirazione per inventarsi un lavoro. <<Mio bisnonno faceva il calzolaio, un mestiere che in vari paesi è sparito. E così, inizialmente, assieme ad un mio cugino, abbiamo iniziato a costruire scarpe ortopediche>>. Ottimo mestiere, ma se hai da fare con il settore pubblico, purtroppo c’è sempre un ostacolo. << I ritardi nei pagamenti da parte di enti pubblici come le aziende sanitarie, mi infastidivano>>.  Nino Grasso è uno di quelli con la “testa dura” e dice:<< Non ho mai voluto emigrare. Tra pelare patate e lavare piatti a Londra (anche se fa tendenza), ho preferito continuare a fare il calzolaio>>. Piccola indagine di mercato e Nino si accorge che nella vicina Valguarnera, non c’è più nessuno che fa questo mestiere. Allora si accende la classica lampadina. Piccolo investimento, tanta voglia di fare e nel giro di pochissimo tempo apre una bottega a Valguarnera.<<Faccio il pendolare. A 18 chilometri da casa mia svolgo un’attività che mi permette di vivere serenamente con mia moglie e mio figlio. Ogni mattina mi alzo sereno e con un sorriso smagliante, felice di stare a casa mia e per il bellissimo rapporto che ho instaurato con la mia clientela>>. I vecchi calzolai valguarneresi o i loro eredi, hanno visto con ammirazione quest’uomo ed hanno apprezzato chi ha investito su un antico mestiere. <<Diversi di loro mi hanno donato degli antichi attrezzi da lavoro che ho subito appeso e messo in mostra in una parete della mia bottega>>. A Nino Grasso, chiediamo un consiglio da dispensare ai giovani in cerca di lavoro. <<Non abbiate paura di investire sulle vostre idee e le vostre capacità. Abbiate il coraggio di “sporcarvi le mani”. E sempre meglio fare il calzolaio a casa vostra che pelare patate e lavare piatti in un’altra terra>>.

Arcangelo Santamaria