Cronaca e Attualità

L’ex Provincia chiede un finanziamento per sistemare il viadotto Mulinello

Sarà richiesto un finanziamento per i 30 piloni danneggiati che reggono il viadotto Mulinello. Ad esitarlo, il libero consorzio comunale di Enna (ex provincia), proprietaria dell’importante arteria SP4 che collega l’autostrada CT-PA, uscita Dittaino, con Valguarnera- Piazza Armerina Aidone e viceversa. Una strada di fondamentale importanza, transitata, tra l’altro, da centinaia di pullman diretti a Villa del Casale e Morgantina. I piloni danneggiati dalle intemperie del tempo, sono ubicati proprio all’imbocco della provinciale, dal km. 0,300 al km. 0,750, tratto lungo ben 427 metri. In essi, risultano ben visibili delle crepe, con i ferri che sostengono la struttura in cemento armato ben in vista. La segnalazione che fece scattare l’allarme, corredata da un dossier fotografico, arrivò nel maggio scorsa dal Movimento 5 Stelle di Piazza Armerina. Seguì qualche giorno dopo un sopraluogo da parte dei carabinieri di Valguarnera, comandati dal luogotenente Nicola Lo Moro e del responsabile servizio manutenzione strade della provincia, ingegnere Giuseppe Colaianni. Da esso emerse chiaramente che in quasi tutti i 30 piloni che reggono il viadotto vi era un rigonfiamento delle armature metalliche, determinate da infiltrazioni di acqua e che presentavano microlesioni con distacco del calcestruzzo copri-ferro. Ad attirare però maggiormente l’attenzione furono i piloni collocati sul letto del fiume Dittaino che risultarono visibilmente piegati. Successivamente seguirono altri sopraluoghi per verificare la staticità del viadotto e il tipo di calcestruzzo esistente ma dopo attente analisi ed uno studio approfondito realizzato da docenti dell’Università Kore di Enna, non risultò alcun problema in quanto –fece sapere allora l’ingegnere Colaianni- i piloni risultarono pieni e il calcestruzzo di ottima qualità. Tuttavia nell’agosto scorso, in attesa del rifacimento dell’opera, l’importante arteria fu preclusa, con tanto di cartelli, ai grossi mezzi con un carico di oltre 20 tonnellate, esclusi gli autobus di linea. Dallo studio comunque, sarebbe emerso che dovrà essere rifatta tutta l’armatura in copri -ferro dei 30 piloni che sorreggono il viadotto a causa di un accelerato processo di corrosione e di evidenti microlesioni, sottolineando comunque che non esistono imminenti pericoli. Per evidenziare quanto sia importante l’arteria, una ventina di chilometri più avanti sempre sulla Sp4, dove si stanno completando i lavori nei pressi della galleria, fermi da 10 anni e che dovrebbero essere consegnati entro fine giugno, sarebbero dovuti transitare dei mezzi speciali per trasportare lunghissime travi in cemento, provenienti da Catania e della lunghezza di circa 40 metri ciascuna e del peso di circa 65 tonnellate. I Carabinieri di Valguarnera, hanno interdetto il transito per non recare ulteriori danni al viadotto Mulinello. Dovrebbero fare un percorso alternativo.
Rino Caltagirone