Riceviamo e pubblichiamo

Si infervora il dibattito sulla vicenda “Floristella”. Lettera aperta di Angelo Bruno

Si infervora il dibattito sulla vicenda “Floristella” e  Valguarnera.com, a chiunque contatti i nostri giornalisti, rispettando i ruoli che ognuno ricopre, senza tergiversare dà la possibilità di dire la propria. Questa sera pubblichiamo la lettera di Angelo Bruno.

Angelo BrunoCari concittadini valguarneresi, fino ad ora non ho voluto prendere parte al delicato dibattito sull’eventuale fuoriuscita dall’Ente Parco Floristella da parte del comune di Valguarnera, perché credevo che l’attuale amministrazione comunale smentisse questa scellerata decisione. Oggi decido di rompere il silenzio perché inevitabilmente le preoccupazioni, che da circa un anno mi accompagnano, sono state ancora una volta avvalorate da una gestione della cosa pubblica non solo miope ma anche presuntuosa, mostrando nelle decisioni in ambito culturale, poca competenza e preparazione culturale insufficiente. La scelta che interessa l’Ente Parco Floristella, è una scelta che offende non solo la cultura del nostro paese ma soprattutto la storia di molti uomini, che hanno perso la vita o la salute in quelle miniere che rappresentano inevitabilmente la storia più tragica ma allo stesso tempo più significativa della nostra comunità. Leggendo le parole di amministratori sempre più improvvisati e dediti alla spettacolarizzazione della politica ho subito pensato a Pippo America, a Rosario Bonifacio che possibilmente non sono conosciuti dai nostri amministratori, ma che per molti altri, me compreso, hanno rappresentato la parte migliore di questo paese, in quanto eroi caduti sul lavoro e che hanno contribuito non poco alla storia di quella miniera. Da giovane, da amante della cultura e da politico, mi sento offeso nel dovere leggere, dietro ogni decisione che limita la cultura in questo paese, una motivazione economica o legata a interessi politici che si prospettano all’orizzonte. L’Ente Parco Floristella ha rappresentato e continua ancora oggi a rappresentare uno dei nostri fiori all’occhiello dal punto di vista turistico, culturale e paesaggistico; una realtà che è stata valorizzata da uomini di cultura del nostro paese, come Salvatore Di Vita del quale invito gli amministratori a leggere i bellissimi libri, e l’impegno di moltissimi giovani che negli anni hanno organizzato attività culturali riconosciute nell’intera provincia. L’analisi sul patrimonio culturale del nostro paese è crudele se si comparano le politiche e i dati della nostra comunità con quelli di altri paesi siciliani o esteri, dove la cultura crea introiti e indotto perché supportata dalla buona politica, e il patrimonio artistico è oggetto di attente cure e puntuali manutenzioni, e dove non vi sono riscontri economici vi sono crescita e consapevolezza della propria storia altrettanto preziose. La scelta su l’Ente Parco Floristella aggiunta alla visione casalinga del museo e della biblioteca, situati nelle strutture dell’ex carcere, descrivono un’ amministrazione che ha voluto sostituire lo spettacolo a quella che è la nostra storia e la nostra cultura. Ho apprezzato le varie dichiarazioni di uomini politici, ex amministratori e uomini di cultura a tutela del nostro patrimonio artistico-culturale, e proprio per questo mi sento di essere pronto, laddove questa amministrazione decida di continuare a seguire questa via del disfacimento, a organizzare la più grande manifestazione di solidarietà alle nostre bellezza e alla nostra storia. Caro sindaco, la cultura è ricchezza, investimento sociale, impegno, orgoglio e non può essere scambiata con balli, luminarie e botti. Ancora una volta ha perso l’occasione di essere il Sindaco della “sua gente”, perché chi scrive, come moltissimi altri uomini e donne, non vuole essere oggetto del politico di turno, tanto meno di chi tenta di barattare la nostra storia e la nostra cultura.
Angelo Bruno