Cultura e Società

Concluso il restauro della Chiesa Madre

Adesso la facciata principale della seicentesca Chiesa di San Cristofero, chiesa Madre di Valguarnera risplende di una luce diversa dopo i lavori di rifacimento e pulitura della pietra, il risanamento e la verniciatura del portone e la conclusione delle altre opere di restauro e consolidamento, ivi comprese le migliorie apportate alla copertura con l’adozione di sistemi tecnologici per l’allontanamento dei volatili e la revisione delle gronde e pluviali.

L’iniziativa progettuale ha avuto principio dal dissesto dell’elemento architettonico orizzontale della porta principale, la cui pericolosità fu segnalata nel corso di una vasta operazione di protezione civile svolta qualche anno addietro in tutto il territorio comunale. Da allora l’architrave di pietra è rimasta sostenuta da un antiestetico impalcato in legno posto in opera per scongiurarne il crollo. Per il riassetto del portale, realizzato nel 1777 in conci calcarei squadrati e modanati, (la data è scolpita proprio sul soprassoglio) e per il complesso di tutti gli altri lavori sono stati utilizzati i fondi dell’otto per mille, mentre la progettazione è stata predisposta dall’Ufficio Arte Sacra della Diocesi di Piazza Armerina a cura dall’arch. Tiziana Crocco, sotto la direzione lavori della stessa professionista e dell’arch. Nadia Fornieri che essendo del luogo ha seguito le operazioni molto da vicino. L’impresa esecutrice è stata quella del valguarnerese Adriano Profeta che si è avvalso di maestranze specializzate, tra cui il restauratore Alfio Costanzo, già distintosi per i lavori eseguiti nel duomo di Catania. Soddisfazione per il buon esito dell’opera è stata espressa da don Francesco Rizzo, parroco e legale rappresentante della chiesa, che non ha mancato di sottolineare la costante e qualificata presenza dei funzionari della Soprintendenza di Enna che hanno seguito con particolare cura tutte le fasi d’esecuzione dei lavori.

Salvatore Di Vita