Politica

Ente Parco, il commissario Leonelli chiede il ritiro in autotutela della delibera di fuoriuscita votata a Valguarnera

La maggioranza consiliare che fa capo al Pd tira dritto. Nella serata di ieri è stata votata a maggioranza (8 voti a favore e 4 contrari dell’opposizione, tre assenti in totale) la fuoriuscita del Comune di Valguarnera dall’Ente Parco Minerario Floristella-Grottacalda. A nulla è valso l’accorato appello del capogruppo de l’Altra Voce, Giuseppe Speranza, che ha chiesto una pausa di riflessione e l’attivazione di una tavola rotonda con tutte le figure istituzionali interessate dalla stessa problematica. «Ce lo chiede la Corte dei Conti, è un atto obbligatorio che si sarebbe dovuto fare già da marzo 2015», questa la sintesi dell’infervorato intervento del sindaco Francesca Draià. Nessun cedimento alle numerose pressioni di questi giorni fatte da esponenti politici, movimenti, associazioni e semplici cittadini che hanno espresso con ogni mezzo la loro disapprovazione. È rimasto inascoltato anche un invito a Daniela Leonellisoprassedere fatto nei giorni scorsi da Daniela Leonelli, commissario straordinario dell’Ente Parco, che parlando al telefono con il presidente del Consiglio, Enrico Scozzarella, ha chiesto un appuntamento congiunto con il sindaco per martedì prossimo alle 12. Nell’incontro la d.ssa Leonelli – già relatrice sull’argomento nella Commissione bilancio del Comune di Enna – chiederà il ritiro in autotutela della delibera adottata ieri sera, per evitare l’inevitabile contenzioso su un atto ritenuto illegittimo e i danni erariali che certamente ne scaturiranno.
Da segnalare nelle ore precedenti la trattazione del punto la reprimenda attuata dai vigili urbani (sollecitati in tal senso dall’Amministrazione) nei confronti degli attivisti di Insieme per Cambiare che esponevano all’esterno del palazzo municipale degli innocui cartelli di dissenso. Gli stessi cartelli, nuovamente esposti all’interno della sala consiliare da Francesco Capuano e Giuseppe Interlicchia (già candidato a sindaco del movimento) sono stati malamente rimossi e i due esponenti espulsi. Difficile dar conto delle innumerevoli espressioni di dissenso, a cominciare dallo stesso Interlicchia che è uscito dall’aula deplorando ad alta voce il mancato rispetto dell’art. 21 della Costituzione (libertà di espressione). Poi, il commento a caldo dell’ex sindaco Sebo Leanza: «Credo che vi sia un eccesso di rigidità istituzionale che non depone bene Insieme per cambiareper un paese abituato al rispetto delle regole, dell’avversario politico e della libertà di pensiero. Quando questo diventa “sistema” si pone un problema che riguarda la libertà individuale di ciascuno di noi». Annunciata da più parti la raccolta di firme, la costituzione di comitati a difesa del Parco e non si esclude il ricorso al referendum popolare da attivare ai sensi dello statuto municipale.

Salvatore Di Vita