Cultura e Società

La partecipazione all’Ente Parco è per legge, lo scrive il Commissario Straordinario della ex Provincia

Rischierebbe di compiere un atto illegittimo il Consiglio comunale di Valguarnera qualora votasse la fuoriuscita dall’Ente Parco Minerario di Floristella. Lo si deduce dalla lettura degli atti della ex Provincia regionale di Enna che – data la crisi finanziaria conseguente alla sua soppressione – avrebbe maggior ragione di volere recedere dall’Ente in cui partecipa insieme ai comuni di Aidone, Enna, Piazza Armerina e Valguarnera. Eppure non può farlo, perché la legge istitutiva dell’Ente Parco e il suo statuto non prevedono l’esercizio della facoltà di recesso. Il Commissario straordinario della Provincia (oggi Libero Consorzio Comunale di Enna) lo scrive chiaramente nella sua deliberazione n. 17 del 2015 riguardante il Parco: «non è nella facoltà di disporsi nella determinazione in ordine al mantenimento o alla dismissione della partecipata in quanto la stessa è disposta per legge». E fa di più l’alto funzionario. Con una nota indirizzata al presidente della Regione e agli assessori dei Beni Culturali e delle Autonomie Locali, chiede «di verificare la possibilità della fuoriuscita del Libero Consorzio Comunale di Enna dalla compagine che costituisce l’Ente Parco Minerario Floristella-Grottacalda ed, eventualmente, a volerne determinare e comunicare le modalità». La lettera è a tutt’oggi senza risposta!
Stando così i fatti, ecco verificarsi il paradosso. Se da un lato l’amministrazione di Valguarnera giustifica la proposta di fuoriuscita con «la contingente situazione di precarietà della ex Provincia regionale», dall’altro è la stessa Provincia a farsi scrupolo d’interpellare i vertici regionali per sapere se sarà possibile recedere dall’Ente Parco. E c’è di più. Pur sovrastata dall’incertezza e dal possibile disastro finanziario (giacché la legge di riforma è stata approvata appena ieri), la Provincia con determina dirigenziale 154/2015 aveva già liquidato alla partecipata tutte le spettanze dovute sino a quel momento. Evidente la volontà di stare in regola nell’attesa di riconsiderare le partecipazioni alla luce delle nuove competenze stabilite dal legislatore regionale per il nuovo ente sovracomunale. Ponderatezza, si direbbe. La stessa che viene richiesta al sindaco di Valguarnera da numerosi esponenti politici e cittadini che con dichiarazioni e lettere aperte sono insorti a difesa del Parco Minerario di Floristella.

Salvatore Di Vita