Politica

Oggi il Consiglio Comunale delibera sulla fuoriuscita da Floristella

Sarebbe illegittima l’uscita del Comune di Valguarnera dall’Ente Parco Floristella? E’ quanto emerge nelle ultime ore da una documentazione dell’ex Provincia regionale, ma sarà il Consiglio Comunale nella seduta di oggi pomeriggio a valutare ogni dettaglio. Certo che, nel caso dovesse passare il “si”, vedremmo il moltiplicarsi di tanti ricorsi. Intanto il tono del dibattito negli ultimi giorni si è accentuato di molto, dopo che la Giunta Comunale ha deciso di dismettere la partecipazione dell’Ente. Sarà, come detto, il Consiglio in una seduta che si preannuncia “calda” ad avere l’ultima parola, per ratificare o “correggere” le indicazioni del sindaco Francesca Draià. Diverse ad oggi, le lettere aperte di personalità politiche e di cittadini della società civile in soccorso dell’Ente, che hanno detto a chiare lettere che sarebbe un grave errore uscire da una splendida realtà: patrimonio storico e culturale di notevole valore e a soli 3 chilometri da Valguarnera. Di notevole valore, non solo per quello che ha rappresentato per anni per la comunità locale e per i tanti lavoratori della miniera, ma per tutto ciò che potrà essere in termini di rilancio. L’Unesco, secondo quanto emerge, avrebbe inserito il Parco Floristella, nel programma nazionale dei Geoparchi e sarebbe in itinere un finanziamento da parte della comunità Europea. Anni fa il Comune di Valguarnera commise l’errore di uscire dal GAL rivelatosi poi fatale, visto che i Comuni che vi rimasero hanno goduto sino ad oggi di copiosi finanziamenti in campo agricolo e di attività artigianali. Il sindaco Francesca Draià- intervenuta sull’argomento- nel confermare l’eccellente attività di conservazione e riqualificazione dell’area mineraria, ha accusato l’amministrazione precedente di non aver approvato il piano di razionalizzazione delle partecipate e giustifica l’uscita dall’Ente Parco Floristella col fatto che dal punto di vista gestionale sono stati ad oggi più gli oneri che i benefici. Non solo, ma che venendo ad essere sempre meno i trasferimenti regionali e che l’ex provincia regionale di Enna che ha detenuto la maggiore quota di partecipazione, non può garantire più nulla in quanto abolita, farebbe lievitare di molto il costo per il Comune di Valguarnera che versa attualmente un quota annua di circa 15 mila euro. Giustificazione che però non è condivisa da tanti. Considerato che in soccorso dell’ente Parco sono intervenuti personalità come il vicepresidente dell’Ars Antonio Venturino e Peppe Amato di Lega Ambiente Sicilia, nonché l’ingegnere Pippo Oliveri, l’agronomo Santi Di Fede, l’ex candidato sindaco Giuseppe Interlicchia, Angelo Bruno, l’opposizione consiliare e tanti altri, che hanno definito “inopportuna” “miope” e in alcuni casi “scellerata” la decisone assunta dalla Giunta comunale. Il voto di questo pomeriggio del Consiglio Comunale e in particolare della maggioranza consiliare sarà quindi molto importante. Correggere, una decisione presa, qualora venga ritenuta sbagliata, non sminuisce affatto il ruolo del sindaco e dei suoi collaboratori, anzi lo rafforza, perché sarebbe un atto di grande umiltà e non un segno di debolezza.

Rino Caltagirone