Il “No” dei Comitati Cittadini alla riforma costituzionale di Renzi
Carlo Garofalo, coordinatore provinciale dei comitati cittadini e Benedetto Murgano vice presidente provinciale di Mondoperaio, a nome delle loro categorie, esprimono un “No” secco alla riforma costituzionale targata Renzi.
Ecco la nota:
La Costituzione, la legge fondamentale della Repubblica Italiana, entrata in vigore il 1° gennaio 1948, approvata a larghissima maggioranza, è il frutto dell’impegnativo lavoro dei padri costituenti, la cui caratura culturale e politica è incontrovertibile. L’Assemblea Costituente, nella quale ci fu un confronto appassionato, deciso e produttivo, è l’espressione più alta dei variegati orientamenti politici e culturali della nostra collettività e, di conseguenza, rappresenta un bene comune di tutti. Conseguentemente essa va difesa e le eventuali modifiche in alcune sue parti, per renderla consona ai tempi moderni, non possono appartenere ad una maggioranza politica o a singoli partiti o addirittura a singoli gruppi di persone o di “ex compagni di scuola”. Contestualmente, un sacrosanto diritto da difendere da parte dei cittadini, è l’esercizio del diritto di voto che consenta di scegliere il candidato che meglio possa rappresentarli. Si corre il rischio di creare un processo distruttivo della democrazia attraverso una legge elettorale che penalizza la rappresentatività per favorire la governabilità a fronte di una metamorfosi dei partiti, legati al nome di un leader, incapaci di produrre una degna selezione politica, essendo carente l’organizzazione capillare delle istanze democratiche sulla base di principi e valori chiari e condivisi. Su questi principi e con questa premessa i Comitati Cittadini Ennesi e MondOperaio, da tempo impegnati nella difesa dei Beni Comuni, hanno concordato la costituzione di un comitato per il NO alla riforma costituzionale approvata da una striminzita maggioranza parlamentare e si impegneranno nei prossimi giorni a raccogliere le firme per l’abrogazione della nuova legge elettorale denominata “ITALICUM” che riteniamo sia peggio della precedente denominata “PORCELLUM”, che tra l’altro è stata dichiarata incostituzionale dalla Corte Costituzionale. Il NO espresso dai Comitati Cittadini Ennesi e da MondOperaio, non è un no politico, né il volersi schierare a favore di alcune posizioni politiche e contro altre. Il NO è il no alla Riforma Costituzionale, fatta da un Parlamento di designati e non di eletti, politicamente illegittimo, una riforma approvata da una maggioranza esigua e non dalla gran parte del Parlamento. Il NO è un no ad una Riforma Costituzionale che ci fa passare dal bicameralismo perfetto ad un bicameralismo imperfetto, lasciando inalterato il numero dei componenti la Camera dei Deputati, con l’accentramento dei poteri nelle mani dell’Esecutivo, spazzando via l’autonomia degli Enti Locali e delle Regioni su temi e competenze importanti come l’ambiente, l’assetto del territorio e dei servizi locali e prevedendo, attraverso un meccanismo elettorale contorto, che una minoranza, che raccoglie più voti, possa diventare maggioranza attraverso la previsione di consistenti premi al partito. Con questa riforma approvata, si mettono in discussione ed in pericolo gli attuali equilibri tra i poteri dello Stato (Parlamento, Esecutivo, Presidenza della Repubblica, Corte Costituzionale e Magistratura). Il coordinamento del No nasce staccato dai Partiti e vuole rappresentare un momento di aggregazione di cittadini singoli e associati, aventi anche idee o appartenenze politiche diverse, che hanno la voglia e lo spirito giusto per difendere la Costituzione, avviando nel contempo una nuova stagione di riforme che lasci intatto l’impianto costituzionale che i nostri Padri Costituenti vollero, salvaguardi gli attuali equilibri tra i vari poteri istituzionali e faccia chiarezza sui compiti da assegnare a ciascun ramo del Parlamento, sul numero di deputati e senatori da eleggere, riducendo drasticamente gli attuali numeri, salvaguardi le autonomie locali e garantisca la partecipazione alle scelte fondamentali che il potere legislativo e quello Esecutivo e delle autonomie locali dovranno compiere.
Invitiamo, pertanto, quanti, cittadine e cittadini, singoli od associati, volessero fare un percorso comune a difesa della Costituzione, a contattare i promotori di questo Comitato, dando la propria adesione e disponibilità per arrivare ad un appuntamento provinciale per la costituzione ufficiale del Comitato per il NO e stabilire le direttive e le iniziative da intraprendere in tutti i Comuni della Provincia per costituire con immediatezza i Comitati Locali.