Sanità

Poliambulatorio, anche la prima decade di Maggio è passata…

Crescono i disagi per le migliaia di valguarneresi, utenti del poliambulatorio comunale “Sebastiano Arena” che fa capo all’Azienda sanitaria provinciale di Enna, che è chiuso dallo scorso 18 aprile. Anche l’annunciata riapertura, entro la prima decade di maggio, dei servizi sanitari nell’attigua casa di riposo “Il Boccone del povero”, con la quale l’Asp avrebbe dovuto sottoscrivere un contratto di locazione, è saltata. A Valguarnera, dei servizi sanitari che erano attivi presso il poliambulatorio, al momento sono in funzione solo il presidio di Guardia medica e la sede del 118 che sono stati trasferiti in via Sant’Elena, nei locali che sino a qualche settimana addietro ospitavano la polizia municipale e che sono stati messi a disposizione dal comune. A questi servizi occorre aggiungere che la specialista di Geriatria, dottoressa Rosaria D’Agata, sta continuando a svolgere l’attività domiciliare sempre a Valguarnera nella giornata di martedì dalle ore 8 alle 10:30 ed i prenotati possono contattarla presso la sede della Guardia Medica fino a nuove comunicazioni. Ma per il resto dei servizi sanitari, i valguarneresi, dallo scorso 18 aprile sono sballottati tra Enna e Piazza Armerina. In paese, così come era stato annunciato da più parti, non è nemmeno stato attivato il servizio Vaccinazioni. Motivi di natura burocratica pare abbiano rallentato la procedura per la stipula del contratto di locazione tra Azienda sanitaria e “Boccone del povero”. Il trasferimento non è arrivato ed i servizi rimangono fuori paese, con enormi difficoltà per mamme in gravidanza, con bambini da vaccinare e quant’altro era attivo presso il poliambulatorio. Oltretutto il trasferimento presso un’ala della casa di riposo, dovrebbe durare 6 mesi. Durante questo semestre, l’Asp dovrebbe ristrutturare il “Sebastiano Arena”, ma non si hanno notizie precise sul progetto di ristrutturazione.

Arcangelo Santamaria