Sanità

Salta l’accordo con il Boccone del Povero per il trasferimento del Poliambulatorio. Sempre più attendibile la tesi dello smantellamento della Sanità a Valguarnera…

Già da giorni si era capito che qualcosa non stava andando per il verso giusto e nella tarda mattinata di ieri è trapelata la notizia che è saltato ogni accordo tra l’Azienda sanitaria provinciale e la casa di riposo “Il Boccone del povero”, per l’affitto di un’ala di questa struttura ed il trasferimento dei servizi sanitari del poliambulatorio “Sebastiano Arena”. E così, per la popolazione valguarnerese i disagi continuano, visto che dallo scorso 18 aprile tutte le branche di medicina specialistica attive al poliambulatorio sono state trasferite ad Enna e Piazza Armerina. A Valguarnera sono rimaste soltanto la sede della Guardia medica e quella del 118, grazie alle premure dell’amministrazione comunale che a disposizione dell’Asp ha messo la sede della polizia municipale, trasferendo quest’ultima presso il Palazzo di città. Da circa un mese centinaia e centinaia di valguarneresi (per lo più anziani), sono costretti a viaggiare sulle malandate strade della provincia per usufruire del fondamentale diritto alla salute. L’azienda sanitaria provinciale non ha lasciato in paese nemmeno il servizio Vaccinazioni o gli uffici amministrativi. Impiegati del poliambulatorio “deportati” ad Enna e Piazza Armerina, per una serrata del “Sebastiano Arena”, che poteva essere evitata o gestita meglio se solo si fosse pensato ai disagi che si potevano creare all’utenza. Una chiusura frettolosa, decisa dopo un controllo dei Nas. Una chiusura che in tanti interpretano come il proseguo dell’opera di smantellamento della sanità pubblica valguarnerese, iniziata qualche anno addietro con la chiusura di Radiologia e del laboratorio analisi. Una tesi che stride con le dichiarazioni fatte solo qualche mese addietro al consiglio comunale valguarnerese, dal direttore generale dell’Asp, Giovanna Fidelio, che nel presentare il suo contestatissimo Piano sanitario provinciale, aveva parlato di un potenziamento del poliambulatorio di Valguarnera. Ed è proprio alla dottoressa Fidelio, che il sindaco, Francesca Draià, ha chiesto un incontro urgente, visto che il trasferimento del poliambulatorio, entro la prima decade di maggio è saltato. <<Domani mattina (oggi per chi legge ndr), la dottoressa Fidelio ed alcuni tecnici dell’Asp, verranno a Valguarnera. Per il trasferimento del poliambulatorio e per evitare ulteriori disagi alla cittadinanza, stiamo mettendo a disposizione la scuola media Lanza>>. I tecnici dell’Asp valuteranno i locali che sono stati inaugurati appena un anno fa ed ospitano diverse aule della scuola media cittadina. Ma i ragazzi dove andranno? <<Saranno trasferiti al terzo piano dell’attigua scuola Angelo Pavone. Nel frattempo-aggiunge il sindaco- in bilancio stiamo inserendo le somme necessarie, affinchè durante questa estate le aule del terzo piano della scuola Pavone possano essere ridipinte>>. Insomma è la storia della coperta corta. Per avere diritto alla Sanità si è “costretti” a cedere una scuola. Ma il sindaco Draià, fa capire di non avere più tanta pazienza con l’Asp e afferma:<<Se i locali della scuola andranno bene, entro 10 giorni il poliambulatorio dovrà essere trasferito ed essere attivo alla Lanza. In caso contrario sarò io stessa a guidare la protesta della cittadinanza valguarnerese>>.

Arcangelo Santamaria