Politica

“L’altra voce” sul protocollo con gli Arabi: “Il sindaco ci ha presentato il documento ma ci ha detto che non avrebbe firmato”

“Sul centro islamico a Valguarnera il sindaco disinforma; nella conferenza dei capigruppo ci aveva riferito che non avrebbe firmato il protocollo se prima non visionato dagli organi competenti. Invece lo aveva già firmato.” A dichiararlo, il coordinatore del gruppo di opposizione “L’Altra Voce” Gabriele Leanza. Nell’ultimo periodo le vicende locali sono state caratterizzate dal protocollo d’intesa siglato dai sindaci di Valguarnera, Aidone e Piazza Armerina, per la costituzione del «King Salman Cultural and Architectural Islamic Arabic Center». “Visionando il protocollo- afferma Leanza- è suggestivo oltre l’investimento stimato (30 milioni di euro), la volontà d’istituire un campus universitario e costruire a Valguarnera la seconda moschea più grande d’Italia dopo quella di Roma.” Il Sindaco aveva dichiarato nei giorni scorsi di avere informato i gruppi consiliari in merito alla firma del protocollo d’intesa, ma qualcosa a Leanza non quadra e ne spiega i motivi: “In occasione della commissione dei capigruppo, il Sindaco si è limitato a presentare il protocollo ma ha ribadito che non avrebbe firmato se prima l’atto non fosse stato visionato dagli organi competenti (Soprintendenza e Assessorato Regionale). In seguito siamo venuti a sapere che il Sindaco, non solo aveva già sottoscritto il protocollo d’intesa ma aveva festeggiato la chiusura dell’accordo in un noto ristorante locale alla presenza dei rappresentanti sauditi e di altri soggetti esterni all’Amministrazione. Per cui intendiamo denunciare, così come accaduto in occasione delle vicende relative al Poliambulatorio e al Parco Floristella, la continua omissione della verità perpetrata dal Sindaco.” Leanza non si esprime però sul progetto. “Non possiamo esprimere nessuna considerazione poiché non conosciamo i dettagli operativi, invitiamo pertanto il governo locale, visto la risonanza che ha avuto la vicenda anche nel contesto nazionale, ad avviare un serio e trasparente dibattito con tutte le figure istituzionali e l’intera comunità. Riteniamo che una decisione tanto complessa- conclude- debba essere affrontata con la piena consapevolezza delle conseguenze che può implicare all’interno del nostro territorio, non possiamo affrontare la questione offuscati solamente dai possibili guadagni economici.

Rino Caltagirone