Cronaca e Attualità

L’orrore sta fuori…

Ultimo controllo allo smartphone , prima di dormire, e le notifiche su Facebook sono tutte agghiaccianti.
Orrore pure quello che leggo,altri corpi stesi per terre,asfalto colorato di sangue,sirene,gente disperata che corre senza direzione…scorro le immagini e tutto,ahimè, diventa più chiaro.Attentato!
Ci hanno colpito di nuovo, il plurale lo intendo come appartenente al gruppo di persone che vive normalmente la propria vita senza mai sospettare che questa possa finire a causa di qualcuno che decide di fare razzia a caso,giusto per colpire esseri umani che dicasi occidentali.
Nonostante le devastanti notizie apprese, il sonno notturno prende il sopravvento e mi addormento, seppur agitata, disturbata.
Riapro gli occhi, stranamente mi alzo dal letto e fuori è già l’alba,o così sospetto.
Ci sono troppo nuvole che impediscono al sole di fare il suo ingresso trionfale.
Faccio mente locale e realizzo che le immagini che ad intermittenza s’intersecano con i banali primissimi pensieri del mattino non fanno parte di un brutto sogno.
Prendo coscienza ma compio i miei soliti rituali , o soliti qui al mare, osservo il mare, respiro profondamente e fisso la luce del sole che via via si va sempre più netta arrivando perfino a riscaldare un po’.
Dopo colazione mi metto comoda e penso, penso che si e’ orrendo quello che e’ accaduto , dovrebbe farmi paura ma intanto io mi sento protetta dal rumore del mare, dai raggi del sole che riscaldano la mia pelle nuda, dal pensiero che i miei cari stanno tutti bene.
E tutto questo , razionalmente, mi fa ancora più paura.

Ci incazziamo, postiamo bandiere e candele, partecipiamo a fiaccolate, leggiamo, guardiamo le edizioni straordinarie ma, in fondo, proprio in fondo, c’è una parte di noi che si sente sollevata, tanto l’orrore è lontano, è successo altrove!
Questa volta, pero’, è più vicino di quanto ci si possa immaginare.
Nonostante le mie riflessioni siamo rallentare dal torpore la mia considerazione è che Nizza era italiana un tempo.
Se Cavour non l’avesse ceduta per puri accordi politici sarebbe stato ancora territorio nostro!
La scorsa sera si stava festeggiando un evento che storicamente non gli apparteneva, eppure sulle cartine geopolitgeopolitica

Ultimo controllo allo smartphone , prima di dormire, e le notifiche su Facebook sono tutte agghiaccianti.
Orrore pure quello che leggo,altri corpi stesi per terre,asfalto colorato di sangue,sirene,gente disperata che corre senza direzione…scorro le immagini e tutto,ahimè, diventa più chiaro.Attentato!
Ci hanno colpito di nuovo, il plurale lo intendo come appartenente al gruppo di persone che vive normalmente la propria vita senza mai sospettare che questa possa finire a causa di qualcuno che decide di fare razzia a caso,giusto per colpire esseri umani che dicasi occidentali.
Nonostante le devastanti notizie apprese, il sonno notturno prende il sopravvento e mi addormento, seppur agitata, disturbata.
Riapro gli occhi, stranamente mi alzo dal letto e fuori è già l’alba,o così sospetto.
Ci sono troppo nuvole che impediscono al sole di fare il suo ingresso trionfale.
Faccio mente locale e realizzo che le immagini che ad intermittenza s’intersecano con i banali primissimi pensieri del mattino non fanno parte di un brutto sogno.
Prendo coscienza ma compio i miei soliti rituali , o soliti qui al mare, osservo il mare,respiro profondamente e fisso la luce del sole che via via si va sempre più netta arrivando perfino a riscaldare un po’.
Dopo colazione mi metto comoda e penso, penso che si e’ orrendo quello che e’ accaduto , dovrebbe farmi paura ma intanto io mi sento protetta dal rumore del mare, dai raggi del sole che riscaldano la mia pelle nuda, dal pensiero che i miei cari stanno tutti bene.
E tutto questo ,razionalmente, mi fa ancora più paura.

Ci incazziamo, postiamo bandiere e candele,partecipiamo a fiaccolate, leggiamo, guardiamo le edizioni straordinarie ma,in fondo, proprio in fondo, c’è una parte di noi che si sente sollevata, tanto l’orrore è lontano,è successo altrove!
Questa olta, pero’, è più vicino di quanto ci si possa immaginare.
Nonostante le mie riflessioni siamo rallentare dal torpore la mia mia considerazione è che Nizza era italiana un tempo.
SE Cavour non l’avesse ceduta per puri accordi politici sarebbe stato ancora territorio nostro!
ieri sera si stava festeggiando un evento che storicamente non gli apparteneva, eppure sulle cartine geopolitiche è francese e forse proprio per questo è stata punita.
Stefania Avola

Stefania Avola