Cultura e Società

“Il Circolo Unione è libero di organizzare qualsiasi manifestazione nei suoi locali”, il Sindaco smentisce le dicerie sulle pressioni esercitate ai dirigenti del sodalizio

C’è mistero sull’annullamento della pubblica assemblea che doveva tenersi ieri pomeriggio martedì, nei locali del circolo unione e che riguardava gli investimenti arabi a Valguarnera. Un mistero che si tinge di giallo. L’assemblea organizzata da Valguarnera.com, è stata infatti annullata due giorni fa per indisponibilità dello stesso sodalizio. Una rinuncia che ha destato clamore e forti polemiche in paese e che rappresentava un’occasione per sentire e conoscere il parere della gente, su un argomento tanto scottante e di massima attualità. Ieri abbiamo chiesto spiegazioni al presidente del sodalizio Vittorio Speranza che non si è voluto esprimere sull’argomento più di tanto, ci ha detto solamente a denti stretti che non è stata una sua decisione autonoma ma collegiale, “molto sofferta”. In paese è circolata la voce di forti pressioni esercitate sulla dirigenza del circolo, affinché la manifestazione non avesse luogo. Ma da parte di chi? Nel mirino di tanti, l’amministrazione comunale ed allora abbiamo sentito il sindaco Draià che ci ha risposto molto adirata per essere stata chiamata in causa. “Qualsiasi cosa non riesce a Valguarnera- ha detto- la colpa è sempre del sindaco. Io non ho esercitato alcuna pressione sulla dirigenza del circolo e non c’entro nulla sulla questione. “Il circolo unione è libero di organizzare qualsiasi manifestazione come ha sempre fatto e ne ha pienamente diritto essendo i locali a loro disposizione”. Ho ricevuto l’invito che ho regolarmente protocollato. Perché tirate in ballo sempre l’amministrazione quando qualcosa non va?” si chiede. Per inciso i locali sono di proprietà comunale e dati in affitto da quasi un secolo al circolo unione. Certo è che la dirigenza del sodalizio, comunque si siano verificati i fatti, non ne esce certamente bene da questa situazione. Poi il sindaco torna sull’argomento degli investimenti arabi e afferma in modo convinto che si sta parlando tanto di una cosa che al momento non esiste. “Quell’accordo d’intesa firmato (e non protocollo come comunemente viene chiamato- tiene a sottolineare-) non significa nulla. Allo stato non c’è niente, né progetti né investimenti in itinere, è tutto ancora da definire. Qualora dovesse esserci qualcosa di concreto sarò io per prima a interpellare la cittadinanza e se i miei concittadini manifesteranno la loro contrarietà non se ne farà nulla. E questo lo sottolineo”. Da sottolineare però che l’opposizione da parecchio ha chiesto la convocazione di un consiglio comunale straordinario per parlare della questione ed ancora non è stato convocato. L’argomento che doveva essere trattato ieri in assemblea era inerente a quel protocollo firmato assieme ai sindaci di Valguarnera, Piazza Armerina e Aidone con un esponente dell’Arabia Saudita e che prevede investimenti arabi nei tre centri per un valore di 30 milioni di euro, nella sola prima fase. Poteva essere infatti, una opportunità per sapere cosa ne pensasse realmente la gente, dopo i tam tam giornalieri sui social network, invece qualcuno vuole fare calare il silenzio. “Il protocollo d’intesa con gli arabi- si limita a dire Arcangelo Santamaria organizzatore della manifestazione – cela forti interessi e qualcuno vuole che non se ne parli. Ringrazio il circolo unione per averci concesso i locali, mi scuso con loro per averli sottoposti a forti pressioni”. Più duro il commento del portavoce del gruppo di opposizione “L’altra Voce” Gabriele Leanza che posta su facebook: “Una volta nel nostro paese si poteva discutere, dibattere, confrontarsi su tutte le tematiche senza riserve mentali o pregiudizi, oggi puoi solamente limitarti ad organizzare qualche evento ricreativo. Niente cultura, niente attualità, niente libertà di pensiero, solamente silenzio e festini”. Ma la tematica, come ricordato, resta comunque di massima attualità, a testimoniarlo i tanti post giornalieri su facebook e non solo. La mancata assemblea è come se avesse avuto infatti un effetto boomerang. Lunedì sera si è mosso il comitato cittadino del presidente Pippo Catalfamo e del coordinatore provinciale Carlo Garofalo che hanno fatto sapere dopo una riunione sull’argomento che a breve saranno intraprese forti iniziative da parte dello stesso comitato. La gente comune, le associazioni, i movimenti politici, a quel che si vede, non si fidano più di tanto e non sono disponibili a fare calare il sipario.

Rino Caltagirone