Politica

Per il Sindaco l’incarico al consulente legale è regolare e compatibile

Per il sindaco Francesca Draià è regolare e compatibile l’incarico come consulente affidato all’avvocato Salvatore Brighina. Quell’incarico di esperto giuridico conferito proprio dalla Draià, qualche mese dopo la sua elezione e che prevedeva con ordinanza sindacale la totale gratuità delle prestazioni di consulente, da parte del professionista di Piazza Armerina. Ma per l’opposizione “L’Altra Voce” invece i conti non tornano più e quel presupposto è venuto a cadere, perché proprio recentemente il sindaco ha conferito proprio al Brighina per conto del Comune, due distinti incarichi legali a titolo oneroso, in procedimenti contro terzi, uno di euro 3.170 e l’altro di 15.038. L’opposizione a tale riguardo- attraverso una interrogazione- ha chiesto al sindaco se le somme erogate all’esperto per oltre 18 mila euro, non celino piuttosto il pagamento per l’attività svolta, considerato che di gratuito a questo punto non ha più nulla. “Non si comprendono le motivazioni dell’interrogazione visto che tutta l’attività svolta dal professionista –replica il sindaco Draià- è caratterizzata dalla massima trasparenza amministrativa e del pieno rispetto di tutta la vigente normativa e in regime di massima economia. Al di là delle strumentalizzazioni politiche -continua Francesca Draià- stiamo avendo forti risparmi proprio sulla rappresentanza legale del Comune, una spesa che molto spesso in passato si è rivelata consistente per le casse comunali. La decisione di avvalerci della collaborazione di Brighina è maturata dopo aver accertato, anche grazie alla consulenza gratuita da lui fornita nei mesi passati, la sua specifica professionalità in relazione alle problematiche inerenti”. Ma per l’opposizione le giustificazioni fornite dal sindaco non sono convincenti per nulla e controreplica con la consigliera comunale Concetta Dragà che parla di “bugie..bugie..bugie” da parte del sindaco che non chiarisce per nulla, se il Brighina continui a svolgere ancora la funzione di consulente del sindaco a titolo gratuito, dopo aver avuto due incarichi professionali. “Le amministrazioni “giuste” evitano di comparare il proprio operato con quello degli altri –afferma Concetta Dragà- e dovrebbero solamente analizzare quello espletato, anche con criticità, rispondere alle interrogazioni senza girare troppo intorno alle questioni, replicando con chiarezza. Quello che non è avvenuto lo scorso consiglio, sulla nostra richiesta di conoscere, il perché ad un avvocato che prestava la sua professionalità a titolo gratuito, veniva erogato un importo pari ad Euro 18.000, e perché costui continua a stare ripetutamente dietro le scrivanie degli uffici comunali.

Rino Caltagirone