Sanità

Dal 5 settembre i servizi attualmente in via S. Elena si spostano al Boccone del Povero

Qualcosa comincia a muoversi per il poliambulatorio locale. I servizi che attualmente si trovano allocati in via Sant’Elena, nei locali della Guardia Medica e del 118, saranno trasferiti a partire da lunedì prossimo 5 settembre, presso l’immobile del Boccone del Povero, affittato da due mesi dall’Asp ennese per sopperire alla chiusura del “Sebastiano Arena”. Chiusura disposta, come è noto, dalla stessa azienda per carenze igienico sanitarie, a seguito del sopralluogo dei Nas. Si tratta per il momento dei servizi di sola visita che saranno erogati nelle giornate di lunedì, martedì, mercoledì e giovedì. Il direttore del distretto sanitario Antonietta Mazurco, ha comunicato infatti con una nota, dopo il trasferimento degli archivi di via Sant’Elena, giorni ed orari: fisiatria e diabetologia lunedì (14,30/17,30); otorino martedì ( 8/14); geriatria martedì (7,30/10,30), servizio prelievi martedì (8,30/9,30); ortopedia mercoledì (8/13), Da giovedì 8 invece sarà riavviato anche medicina legale. Si tratta senza dubbio di un primo passo ma ancora mancano all’appello le specialistiche più importanti quali cardiologia, dermatologia, ginecologia, pediatria, fisioterapia, vaccinazioni, oculistica ed altre, in tutto 14, per le quali occorre l’utilizzo di attrezzature e macchinari che si trovano in parte nella vecchia struttura dell”Arena” ovverossia a circa 50 metri e non più della sede del Boccone del Povero. Per poterle spostare l’Asp, a quel che risulta, avrebbe bandito una gara con una ditta di trasporti. Quanto tempo passerà ancora, si chiedono in tanti, visto che per spostare le prime sono occorsi due mesi e più, dalla firma del contratto con l’istituto religioso? Per quanto tempo ancora bisogna recarsi a Enna e Piazza Armerina per usufruire delle altre specialistiche? Domande a cui l’Asp dovrà dare quanto prima una risposta come dovrà darla pure per l’immobile “Sebastiano Arena” chiuso a doppia mandata dopo il sopralluogo dei Nas. Era circolata la voce che si voleva elaborare un progetto mettendo a disposizione qualcosa come 500 mila euro per ristrutturarlo di sana pianta. Ma c’è la volontà di farlo? O affitterà nuovi locali, visto che il contratto col Boccone del Boccone del Povero è stato stipulato per soli 14 mesi!

Rino Caltagirone