Cultura e Società

Quando Halloween “abitava” in America e a Valguarnera si “festeggiavano i morti”

Giorni prima dell’arrivo dell’ Uno Novembre i negozianti carrapipani allestivano banchi e tavoli pieni di pistole, fionde, sciabole bambole e ninnoli per “ u mangiaricc”.
Restivo costruiva proprio un altarino con i balocchi che gli adulti regalavano ai bambini per allontanarli dal dolore che provocava la commemorazione dei defunti.
Le donne in casa preparavano la mostarda, di fichidindia e di mosto, e i cestini di frutta secca e melograni che, poi, nascondevano accuratamente negli angoli più disparati della casa.
Le sorelle Torrisi infornavano quantità di Totò con la “liffia” bianca o al cioccolato e “U Brugghius”faceva i bomboloni.
La notte del 31 Ottobre i piccoli andavano a dormire con l’ansia di sapere cosa avevano portato loro i “morticini”.
All’indomani, correndo per la casa , illuminata dai lumini posti accanto alle fotografie dei cari defunti, andavano alla ricerca dei doni.
Nelle famiglie più benestanti trovavano giocattoli e indumenti, altrimenti frutta secca, moscardini e i “pupidd “ di zucchero.
Appena pronti ci si recava al cimitero , rigorosamente a piedi, e il colore predominante delle vesti delle donne era il nero.
Il camposanto era pieno di gente, donne che sostavano sulla sediolina tutto il giorno accanto alla tomba e bambini che giocavano.
Non di rado si assisteva a delle veri e proprie battaglie con pistole e fionde mentre le bambine sfoggiavano le loro bambole nuove.
In alcune tombe la fotografia del defunto era ricoperta da un velo nero soprattutto se morto in giovane età.
Chi poteva, chiamava le orfanelle del Boccone del Povero, che giravano per i sepolcri e si facevano recitare le preghiere per le anime del Purgatorio in cambio di offerte in denaro.
Poi è arrivato il benessere e la globalizzazione anche a Valguarnera.
Il pomeriggio e la notte del 31 si balla travestiti da streghe e da fantasmi in onore di una zucca vuota con i dentoni.
Si beve e si fa tardi e si fa a gara a chi organizza la festa più alternativa.
L’uno e il Due Novembre trovare parcheggio in prossimità del cimitero è un terno al lotto, i biglietti aerei sono molto cari , alcune tombe rimangono spoglie e le sorelle Torrisi e U Brugghius non ci son più!

Stefania Avola