Politica

Il Sindaco smentisce le voci di un possibile centro di accoglienza all’ex mattatoio comunale

Come era logico che accadesse, la notizia del possibile arrivo di 20 migranti anche a Valguarnera, ha scatenato un tam tam generale ed è divenuta l’argomento principalmente dibattuto. Al di la delle varie posizioni personali, per lo più riguardanti la sicurezza del territorio e le preoccupazioni che oramai da mesi riguardano tante altre comunità italiane dove il numero dei richiedenti asilo e rifugiati è in continua crescita, ieri a Valguarnera circolava con insistenza la voce che il governo cittadino avesse l’intenzione di trasformare la struttura dell’ex mattatoio municipale che sorge in pieno centro abitato tra via Montegrappa e via Angelo Pavone, in centro di accoglienza per i migranti. Addirittura, sempre voci non confermate ufficialmente parlavano di un sopralluogo tecnico già effettuato presso la struttura in disuso oramai da anni e dell’imminente arrivo di un finanziamento per la sua ristrutturazione e trasformazione in centro di accoglienza. Abbiamo chiesto al sindaco Francesca Darià, se la voce fosse fondata ed il primo cittadino ha immediatamente smentito. <<Assolutamente no! E’ assurdo>> ha affermato il sindaco che per spegnere sul nascere ogni tipo di speculazione ha aggiunto:<< Basta guardare il Piano degli obiettivi e il Piano triennale delle opere pubbliche>>.  Su Valguarnera e sugli altri 19 paesi della provincia, vige il  Piano nazionale di ripartizione richiedenti asilo e rifugiati, sottoscritto lo scorso 14 dicembre tra Ministero dell’Interno e Anci (Associazione nazionale comuni italiani). Il piano prevede che i soggetti che dovrebbero essere ospitati siano maggiorenni e per un numero pari a 2,5 persone ogni mille abitanti residenti. Il Piano prevede anche una “clausola di salvaguardia” che eslude da questa distribuzione i comuni che hanno già soddisfatto le aliquote di spettanza. Valguarnera, però,  non è tra questi comuni.

 

Arcangelo Santamaria