Sanità

Il M5S lancia l’allarme: “Ambulanze del 118 dimezzate entro l’anno”.

Anche Valguarnera fa parte della Black List, in cui sono indicati i 103 comuni siciliani che entro la fine dell’anno perderanno il servizio di ambulanza del 118. Un’altra brutta notizia per i valguarneresi, che in ambito sanitario non possono dirsi certamente fortunati, visto che ancora oggi aspettano notizia dall’Asp 4 di Enna sul futuro del poliambulatorio “Sebastiano Arena”, chiuso da circa un anno. A fornire l’elenco dei comuni che subiranno la sforbiciata da parte della Regione, è stato il Movimento 5 Stelle che con il deputato regionale e membro della commissione Sanità, Francesco Cappello dice: “Non stiamo aggiungendo nulla alla drammatica realtà che si prospetta per i . E’ tutto messo nero su bianco. È bastato confrontare i dati pubblicati sul sito della Sues, relativi alle postazioni del 118 attualmente operative, con quelli del documento metodologico allegato alla rete ospedaliera, che indicano il numero e le località relative alle postazioni dei vari tipi di ambulanze Quello che è stato messo in atto alle nostre spalle e alle spalle dei siciliani – aggiunge Cappello- è un vero patto criminale tra Stato e Regione, che realizza consistenti risparmi sulla spesa ai danni del diritto alla cura dei siciliani. L’adozione di meri criteri ragionieristici in sanità non è tollerabile. A forza di tagli scellerati stiamo arrivando al livello della Grecia” In provincia di Enna a saltare dovrebbero essere ben 10 postazioni del 118. Attualmente in tutta l’Isola ne sono attive 251, ma a fine 2017 il numero scenderà a 125. Di recente il presidente della Regione Rosario Crocetta, con alcune sue dichiarazioni seguite ad una sua visita nell’Ennese, aveva certificato il degrado della rete stradale provinciale. <<Questi tagli – afferma il grillino Cappello – sono assolutamente inaccettabili perché mettono definitivamente in ginocchio una sanità già piegata da scelte politiche, volte ad accontentare lo Stato verso il quale è ora di dimostrare che la specialità della nostra regione dipende proprio dalla sua conformazione geografica da un lato e dal sottosviluppo della propria rete viaria dall’altro. Accettare supinamente i due criteri imposti dallo Stato: ossia 60 mila abitanti e 350 kmq, significa abiurare lo stesso concetto di rete che si fonda principalmente sul rafforzamento del 118. Ecco perché è necessario riaprire il tavolo di discussione con lo Stato per rivedere tutte le situazioni che vanno trattate in modo particolare per le criticità imposte dal nostro status di insularità>>. Pronta la smentita dell’assessore regionale Gucciardi che, per ora solo tramite testate giornalistiche regionali, afferma che tutte le 251 ambulanze siciliane resteranno attive al loro posto. In attesa di smentite ufficiali e con produzione di veri e propri atti, nei prossimi giorni, sia a Valguarnera sia negli altri paesi della provincia coinvolti nella soppressione del 118, si attendono mobilitazioni.

Arcangelo Santamaria