Cultura e Società

Revocata la convenzione per la “Casetta dell’acqua”

Il comune di Valguarnera ha revocato la convenzione con la ditta che gestiva la Casetta dell’acqua che si trova installata in piazza Barbarino. E così, almeno per ora, cessa di funzionare quello che dal 2013 era divenuto un importante servizio per i valguarneresi, che al prezzo di 5 centesimi di euro al litro, presso il distributore automatico di piazza Barbarino, prelevavano acqua liscia e gasata, con un notevole risparmio rispetto agli attuali prezzi di mercato. Tale servizio, inoltre, era indirizzato anche nell’ottica della tutela ambientale, visto che molti utenti erano ritornati all’utilizzo delle bottiglie di vetro e non utilizzavano più bottiglie di plastica. Il contenzioso tra il comune di Valguarnera e la ditta “SocietàBase5” che era stata autorizzata all’installazione del distributore dell’acqua, si concluderà presso un’aula del tribunale di Civitavecchia, dove a quanto pare, la ditta risulta dichiarata fallita. Il comune di Valguarnera, doveva incassare somme per circa mille euro, derivanti, così come previsto dal contratto iniziale, dai ricavati (1 euro ogni 200 litri di acqua erogata), dal distributore automatico, dove i cittadini valguarneresi, utilizzando una tessera magnetica ricaricabile, si recavano dal 2013. Adesso, visto che la cittadinanza ha dimostrato di apprezzare questo servizio, si dovrebbe cercare di farlo ripartire magari con un’altra ditta. Oramai quasi in ogni paese, esistono dei distributori automatici di acqua. Di recente si è saputo che nel comune di Nicosia, oltre al distributore automatico dell’acqua si installeranno anche dei distributori di latte fresco, nell’ottica dei consumi a chilometro zero. L’idea del comune di Nicosia sarebbe da adottare anche a Valguarnera. Intanto occorre ripartire con l’acqua.

Arcangelo Santamaria