Politica

Il Comune installa le “Eco-postazioni”. Parte la differenziata

Forse è la volta buona, affinché a Valguarnera parta definitivamente la raccolta differenziata dei rifiuti. In vari punti del paese, da qualche ora, sono state create delle “Eco – postazioni”, batterie di cassonetti che consentono di liberarsi dei rifiuti in maniera differenziata. In queste ore, il cantiere Rifiuti di Valguarnera, gestito dalla ditta Progitec e coordinato da Nino Castoro, è impegnato a dislocare in nuovi cassonetti, acquistati diversi mesi addietro dal comune di Valguarnera per una somma di circa 18mila euro. Anche Valguarnera, quindi, dopo anni di abbondante ritardo e con percentuali di raccolta differenziata prossime allo zero, inizia a muovere i primi passi su questa strada virtuosa. E se il personale del cantiere Rifiuti è operativo in campo per creare le 5 Eco-postazioni previste, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco, Francesca Draià, sta cercando di fare opera di informazione, affinché la cittadinanza recepisca le nuove regole. Innanzitutto occorre sottolineare che esistono degli orari per conferire i rifiuti negli appositi cassonetti che consentono di smaltire, rifiuti organici, plastica, vetro, alluminio, carta e cartone. Da giugno a settembre si può gettare la spazzatura dalla ore 20 alle ore 24; da ottobre a maggio, invece, dalle ore 18 alle ore 24. Un gruppo formato da 4 ragazze volontarie, si sta occupando delle campagna informativa, in modo che dal prossimo 28 agosto, inizi senza nessun intoppo nella parte alta del paese e il alcune zone del centro storico, la raccolta porta a porta. Da ieri intanto è partita la raccolta differenziata per i commercianti e gestori di bar e pizzerie che ogni martedì e giovedì dovranno conferire negli appositi contenitori della capienza di 240 litri, di cui sono stati dotati, i rifiuti delle loro attività. Il governo cittadino sta anche predisponendo un call center cui chiamare per avere ogni chiarimento. Per gli utenti non dovrebbero esserci sorprese in bolletta, visto che non è stato annunciato nessun aumento e tutti i servizi dovrebbero rientrare nel costo di 760mila euro annui previsto dal Piano di intervento Tecnico. Anzi, nel giro di poco tempo, i costi della bolletta sui rifiuti dovrebbero abbassarsi, nell’ottica del principio del decreto Ronchi: più differenzi più risparmi. L’unica amara sorpresa potrebbe arrivare dalla già annunciata saturazione delle discariche siciliane. Una spada di Damocle i cui colpi potrebbero essere evitati se riaprisse la discarica ennese di Cozzo Vuturo e se entrasse in funzione l’impianto di compostaggio della vicina valle del Dittaino.

Arcangelo Santamaria