Cultura e Società

“The shape of water”. Regia di Guillermo del Toro

Venezia – “The shape of water”, La forma dell’acqua. Dovete assolutamente vedere questo film. L’ho trovato meraviglioso, sotto tutti i punti di vista. Una specie di favola, un po’ come il favoloso mondo di Amélie. Il classico film che ti fa sognare, magistralmente interpretato, diretto dal regista messicano Guillermo del Toro.
Una strana storia d’amore, fra due esseri diversi dagli altri, un mostro marino, catturato in Sudamerica dai servizi segreti americani e segretamente rinchiuso in un laboratorio top secret per studiarlo e carpirne i segreti, e una ragazza muta, l’addetta alle pulizie. Siamo nell’America degli anni ’50, perfettamente rappresentata nei più piccoli particolari. I colori sono saturi, tutto è carico, ingigantito, a metà fra un film e un cartone animato di Walt Disney, tipo Mary Poppins, ma è tutta un’altra cosa.
Mille citazioni, all’interno del film, della storia del cinema. Ci sono i tabù della società del tempo, il,razzismo contro i neri, gli omosessuali che dovevano nascondersi.
Ma è un film d’amore. Pieno di magia, di ironia e di suspance.
Don’t worry, non vi dirò come va a finire. Ma vi dico una cosa: odierete il cattivo e amerete la creatura. E questo vuol dire che il film è riuscito. Se sapete ancora sognare, vi piacerà tantissimo.
La morale: tutti quanti hanno diritto a essere amati. L’amore non conosce limiti e barriere
Menzione d’onore al cattivo dei cattivi , l’attore Michael Shannon, che già mi era piaciuto tantissimo nel film “Animali notturni” candidato all’Oscar come miglior attore non protagonista. E un applauso alla protagonista’, l’attrice londinese Sally Hawkins. Deliziosa e bravissima. E naturalmente bravissimo il regista.
Voto: 8
Non adatto ai minori di anni 12

 

Giovanna Lombardo

Inviata alla 74^ Mostra Internazionale del Cinema di Venezia