Cultura e Società

A Girolamo Valenti sarà intitolato un luogo del paese.

Ce n’è voluta, ma alla fine anche Girolamo Valenti, giornalista e intellettuale a lungo misconosciuto nella natìa Valguarnera, avrà intitolata una strada o una piazza del paese. Lo ha stabilito il Consiglio comunale approvando una mozione-atto d’indirizzo del gruppo di maggioranza facente capo al Pd.
La «scoperta» di Valenti, quale membro tra i più apprezzati della nutrita colonia italo-americana impiantatasi negli Stati Uniti nella prima metà del Novecento, la dobbiamo allo scrittore Enzo Barnabà che, anni fa, trovandosi all’estero, viene a conoscenza delle gesta del Nostro e decide di approfondire. Chiama a collaborare Chiara Mazzucchelli (che insegna italiano nell’università di Orlando, in Florida) e insieme, scartabellando archivi e rintracciando i nipoti (che nel 2011 verranno per conoscere il paese del nonno) ricostruiscono la biografia del personaggio partito dalla Sicilia nel 1911 all’età di vent’anni. Dal lavoro dei due ricercatori risulterà che Valenti «personaggio» lo è davvero, al punto che, già aderente alla Federazione Italiana del Partito Socialista d’America, «ottiene una prestigiosa promozione succedendo nel 1917 a Vittorio Buttis nella direzione del quotidiano “La Parola Proletaria”. Da questo momento Valenti condurrà battaglie su numerosi altri fogli – scrive Mazzucchelli in “Valguarnera da leggere, antologia a cura di Enzo Barnabà” – e nel periodo tra le due guerre diventa fiero oppositore del regime mussoliniano, tanto da venire definito dal console italiano a New York “uno dei più violenti e accaniti propagandisti antifascisti”». È più volte minacciato di morte, ma lui continua a battersi per un «fronte unico contro il totalitarismo rosso o nero», mentre l’autorevole «New York Times» lo cita innumerevoli volte nei suoi articoli e, anni dopo, Oriana Fallaci (giusto per fare un nome noto) lo annovererà «tra gli intellettuali di grande valore».
Con questi trascorsi, è apparso chiaro che Girolamo Valenti è una figura degna d’annotazione e meritevole d’essere ricordata. Viene quindi definita una lettera a firma di Sebastiano Giarrizzo, presidente di valguarnera.com di cui Barnabà è collaboratore culturale, con la quale si chiede al sindaco Sebo Leanza d’intitolargli una strada. Da lì scaturisce l’input agli uffici per la predisposizione di un Regolamento della toponomastica, sin allora inesistente, e l’impegno per la valorizzazione delle personalità locali. Poi il battage degli articoli su «La Sicilia» e una petizione accolta con favore da numerosi concittadini, in primis dal compianto Pierfrancesco Battiato, uomo pubblico ancorché l’unico in paese ad aver già contezza del valore politico di Valenti. La lettera con la richiesta d’intitolazione è riproposta da Sebastiano Giarrizzo al nuovo sindaco, Francesca Draià, nel frattempo subentrato. E il primo cittadino, presente in aula durante la trattazione del punto, ha accolto favorevolmente la proposta dichiarando di volerla portare avanti.

Salvatore Di Vita