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Defibrillatori donati dal Comune alle scuole non funzionanti dopo appena qualche settimana dall’installazione

I defibrillatori acquistati dal comune di Valguarnera e dislocati nelle scuole municipali cittadine, sarebbero in down da diversi mesi. <<Una anomala spia rossa con la dicitura “Contattare Assistenza”- dice il presidente del consiglio di circolo, Gianluca Camizzi- si è accesa negli apparecchi salvavita qualche settimana dopo la loro installazione. Al momento l’unico defibrillatore funzionante è quello acquistato con la donazione dei genitori e dell’Avis Valguarnera>>. Sarebbe fittizia, a questo punto, la sicurezza e la dicitura di “Area defibrillata”, in quegli istituti dove sono presenti gli apparecchi salvavita che a suo tempo, furono forniti al comune di Valguarnera da una azienda del messinese. <<Ovviamente- afferma Gianluca Camizzi- più volte, sia verbalmente sia per iscritto, abbiamo evidenziato l’anomalia degli apparecchi, al comune di Valguarnera>>. Anche il preside dell’Istituto comprensivo di Valguarnera, Roberto Ferrera, da noi interpellato sulla vicenda, dice: << Reitereremo la richiesta di intervento e ripristino dei defibrillatori al comune di Valguarnera>>. Non si è riusciti sino ad ora capire se i defibrillatori necessitano un aggiornamento del software o se hanno la batteria già scarica. La normativa vigente in materia, frutto del decreto legge Balduzzi, è molto severa e prevede un continuo costante controllo dell’apparecchio per accertarne la continua funzionalità. Oltre alla carica della batteria e ad un calendario di controllo della carica, occorre anche tenere d’occhio la scadenza delle piastre che possono essere di due tipi: per adulti o per uso pediatrico. Oltre alla anomalia al momento presente sui defibrillatori, altra questione aperta nelle scuole cittadine è quella riguardante la formazione del personale docente e Ata con i cosiddetti corsi BLS-D che abilitano all’uso del defibrillatore e formano alle manovre manuali di primo soccorso. Circa 2 anni addietro, in procinto dell’arrivo dei defibrillatori, l’Istituto comprensivo cittadino, formò circa 25 persone. Adesso, oltre al riaggiornamento di quel corso (per legge occorre riaggionarsi ogni 2 anni ndr), occorrerebbe formare altro personale. A quanto pare, infatti, non tutte le scuole dell’Istituto comprensivo hanno del personale formato alle manovre di primo soccorso e all’uso del defibrillatore. A tale proposito il preside Roberto Ferrera, dice:<< Ci muoveremo per reperire le risorse economiche necessarie all’istituzione di nuovi corsi>>. Della vicenda abbiamo interessato il sindaco, Francesca Draià che ha detto: <<Nelle prossime ore mi recherò personalmente nelle scuole per distribuire i nuovi giochi che abbiamo acquistato. Nell’occasione constaterò lo stato dei defibrillatori>>.

Arcangelo Santanaria