Politica

Dopo la bocciatura del Piano Rifiuti il Sindaco chiude L’Eco Punto dell’ex mattatoio

La bocciatura del Piano tariffario dei rifiuti da parte di una maggioranza trasversale venutasi a formare nell’ultima seduta del consiglio comunale, ha costretto il governo cittadino guidato dal sindaco, Francesca Draià, a rifare i conti e chiudere in maniera temporanea l’Eco Punto che dallo scorso mese di gennaio era stato creato all’interno dell’ex mattatoio municipale. Abbiamo incontrato il sindaco Draià e l’assessore all’Ambiente, Fabio Riccobene, che difendono a spada tratta il Piano tariffario proposto dalla giunta comunale e la valenza dell’Eco Punto. Dopo il “No del consiglio comunale, gli aumenti, di circa il 30% previsti in bolletta, non ci saranno e resteranno in vigore le vecchie tariffe. Il sindaco Draià nel sottolineare che gli aumenti previsti erano legati ad un Piano Servizi più utile alla città, dice: << Chi ha bocciato il Piano rifiuti credendo di fare un torto al sindaco Draià, in realtà ha fatto un torto all’intera cittadinanza, visto che i costi rielaborati non consentono l’attività dell’Eco Punto e, quindi, non consentiranno più agli utenti che portavano lì i rifiuti differenziati di potere usufruire dei possibili sconti in bolletta>>. Cosa faranno adesso i cittadini che vogliono differenziare i rifiuti? <<Possono sempre conferire i rifiuti differenziati- dice il sindaco- negli appositi cassonetti che sono dislocati in varie zone del paese>>. Intanto la raccolta differenziata porta a porta è sempre confinata ad una sola zona del paese, mentre è risaputo che le percentuali di differenziata imposte dalla Regione si possono raggiungere solo con una raccolta porta a porta a tappeto. Il comune di Valguarnera, inoltre, non ha nessuna convenzione con una piattaforma dove potere conferire i rifiuti organici. <<Con gli attuali costi del servizio rifiuti non è possibile allargare il porta a porta alle altre zone del paese. L’attuale costo del servizio di 760mila euro annui- afferma Draià- è sottostimato e risale alle spese del 2016. Per quanto riguarda il 2017, i costi sono saliti a 906mila euro>>. Il sindaco ci mostra un riassunto dei costi e tra 2016 e 2017. A fare la differenza sono le spese per gli automezzi che da 50 mila passano a 100 mila euro; l’aumento delle ore agli operatori del cantiere rifiuti che sale da 420 mila a 450 mila euro, ma soprattutto i 76 mila euro per il pagamento dei due impiegati presso l’Eco Punto (al momento posti dalla Progitec Srl, ditta alla quale è affidato il servizio, in aspettativa non retribuita), al quale aggiungere altre 30mila euro per la gestione dell’Eco Punto, i servizi aggiuntivi e la raccolta ingombranti>>. Sulle spese del Comune, invece, secondo quanto dice il sindaco, <<non incidono le spese del terzo impiegato presso l’Eco Punto, che ha un contratto Co.co.co. con la Progitec>>. Draià risponde anche sulla questione del conferimento dei rifiuti organici. <<Non abbiamo una convenzione con nessuna piattaforma perchè, nonostante la nostre richieste, non abbiamo trovato nessuna disponibilità>>. Il sindaco ritorna alla questione politica e dice:<< Il No al Piano Rifiuti è stato un “No” strumentale, non motivato e legato solo ad una proposta di istituzione di un tavolo tecnico. Dallo scorso mese di dicembre attendiamo proposte di miglioramento del Piano Rifiuti, ma non ne è arrivata nessuna. Adesso mi attendo che da questo tavolo tecnico, al quale non parteciperanno i miei consiglieri comunali e per il quale abbiamo già chiesto al nostro segretario comunale se è legalmente possibile istituirlo, arrivi un Piano rifiuti il cui costo sia al di sotto dei 936 mila euro annui e che garantisca i servizi alla cittadinanza>>. Ma una proposta (la costituzione di una società in House che gestisca il servizio), è arrivata dai due consiglieri del Pd (Fabio Arena e Cristofero Alessi), i due che assieme alla minoranza consiliare, hanno bocciato il Piano rifiuti. <<Non è una proposta- dice il sindaco- economicamente vantaggiosa>>. Dalla parte del primo cittadino l’assessore all’Ambiente Fabio Riccobene che chiude affermando:<< Con la bocciatura in consiglio comunale è stato vanificato il lavoro di 2 anni. Non avendo un Piano Rifiuti, non potremmo accedere nemmeno ai bandi di per l’acquisto di cassonetti, cestini e altro materiale utile per il settore rifiuti. E’ stato fatto- conclude- un danno ai cittadini>>. Nel frattempo il sindaco Draià ha scritto a Salvatore Cocina, dirigente regionale e responsabile del monitoraggio dell’incremento della raccolta differenziata nei comuni dell’Isola, per evidenziare quanto si è venuto a creare a Valguarnera. E, visto che in scadenza c’è anche il contratto con la Progitec, gli uffici comunali stanno anche predisponendo una gara d’appalto per l’affidamento del nuovo servizio.

 

LA REPLICA DELL’OPPOSIZIONE

Per i gruppi consiliare di minoranza, “L’Altra voce per Valguarnera” e Forza Italia, il “No” al Piano Rifiuti ha più di una motivazione. <<Abbiamo votato contro la proposta dell’amministrazione comunale- dicono i consiglieri dei due gruppi- perchè il sindaco Draià non ha ritenuto opportuno confrontarsi con l’opposizione e con le altre forze politiche e sociali che operano nel nostro paese>>. Ma c’è di più :<<Il Piano prevedeva un aumento del 35% del costo del servizio, il tutto a carico dei cittadini. La nostra proposta – aggiungono- si poneva l’obiettivo politico di coinvolgere la cittadinanza al fine di verificare la possibilità di elaborare un progetto che non gravasse economicamente sugli utenti e, nel contempo, garantisse tutti gli operatori del servizio trasformando i contratti da part/time a tempo pieno, al fine di evitare ulteriori assunzioni >>. L’opposizione mette in dubbio anche alcune procedure e aggiunge: <<L’amministrazione comunale per tre anni e con emergenze discutibili ha conferito incarichi a ditte che hanno svolto il servizio senza avere costituito formalmente il cantiere di lavoro a garanzia della sicurezza e dei diritti dei lavoratori>>. Ma con la chiusura dell’Eco Punto ci sono andati di mezzo i lavoratori che vi erano impiegati. <<Esprimiamo il nostro dissenso sulla decisione della ditta Progitec di collocare in aspettativa non retribuita alcuni lavoratori. Se la ditta non riesce ad eseguire il servizio con le somme stabilite nell’incarico – affermano i membri dell’opposizione- deve rinunciare e non sospendere lavoratori che sono tutelati dalla legge. Questa amministrazione comunale deve ammettere l’errore di avere revocato il Piano d’intervento approvato dalla precedente amministrazione e convalidato dal decreto regionale emesso dal Dipartimento dell’Acqua e dei Rifiuti. Siamo pronti – concludono- a proporre nuove idee che saranno evidenziate nell’ incontro del comitato tecnico, così come deliberato dalla competente commissione consiliare con il voto contrario del presidente, Filippo Roccazzella che invitiamo formalmente a dimettersi>>.

Arcangelo Santamaria