Cultura e Società

Un percorso didattico per far conoscere Francesco Lanza ai ragazzi delle elementari

Un percorso didattico nei luoghi di Francesco Lanza. È questa una delle iniziative attuate dall’Istituto comprensivo «Mazzini» di Valguarnera nell’ambito della IX edizione della Festa del libro e della lettura svoltasi dal 9 al 14 aprile. Nella stessa settimana, tante altre attività hanno interessato i ragazzi con la presentazione di libri, spettacoli teatrali, laboratori di lettura e scrittura creativa, incontri con l’autore. Un lavoro fatto in accordo di rete con altri istituti scolastici e associazioni culturali dell’ennese e non solo.
Le iniziative hanno coinvolto tutti gli alunni del «comprensivo», ma soltanto le classi quinte delle elementari e le terze medie hanno preso parte al percorso lanziano (una specie di «fuori concorso», attuato solo a Valguarnera) che li ha portati a conoscere il versatile narratore del Novecento italiano leggendone la produzione letteraria nei luoghi più significativi del paese in cui nacque. Così i ragazzi, opportunamente preparati in classe, si sono ritrovati nel plesso scolastico «Francesco Lanza» dove le insegnanti, accompagnate dal dirigente scolastico Roberto Ferrera, hanno iniziato il «percorso» spiegando il momento dell’intitolazione della scuola media all’autore e illustrando il valore riconosciutogli per la sua fervida attività di scrittore, giornalista e drammaturgo.

Poi la tappa nella casa natale in via Archimede, con la lettura della lapide affissa nella facciata e la declamazione di alcune prose (tra cui la soave «Arrivo al mondo») per conoscere il Lanza fanciullo.
La sosta successiva, in via Garibaldi, dinanzi al grande pannello maiolicato di «San Cristofero», con lettura della poesia dedicata al santo Patrono del paese.
A seguire, lettura della lapide affissa nella facciata del palazzo municipale in occasione del centenario della nascita e riferimento al primo «Premio letterario Francesco Lanza» la cui giuria fu presieduta il 1 maggio 1970 dallo scrittore Leonardo Sciascia. In concomitanza, i ragazzi sono stati accolti nell’adiacente salone del Circolo Unione per leggere alcune piacevolissime prose lanziane tra cui «L’ora del Circolo», una sferzante satira di costume resa a testimonianza dello spaccato sociale esistente a cavallo tra Ottocento e Novecento.
Ultima tappa in Piazza Lanza, ove insiste il busto bronzeo dello scrittore e dove è stata data lettura di alcune pagine dedicate al paese tratte da «Poesie di Gioventù».

Salvatore Di Vita