Politica

Il gruppo di minoranza scrive a Prefetto e Carabinieri per far riaprire l'”Angelo Pavone”

Il gruppo consiliare di minoranza “L’Altra Voce per Valguarnera”, con una articolata relazione indirizzata anche al prefetto di Enna, ai carabinieri, alla Regione e al genio civile, ha chiesto la revoca dell’ordinanza di chiusura della scuola “Pavone”. Anche l’ex vice sindaco Alfonso Trovato, a quanto pare, avrebbe chiesto la revoca della delibera di giunta (nella quale lui era assessore anziano), con la quale lo scorso mese di marzo era stato approvato il progetto di ristrutturazione della “Pavone”. Si fa incandescente, quindi, la vicenda riguardante la chiusura della scuola media “Angelo Pavone” , avvenuta qualche giorno addietro, a seguito di una ordinanza emessa dal sindaco Francesca Draià, per carenze strutturali all’immobile; carenze certificate da una relazione tecnica commissionata dall’amministrazione comunale. Mentre scriviamo, proprio sulla chiusura dell’edificio scolastico sono in corso sia il consiglio comunale sia il consiglio d’istituto. Una intera comunità che dibatte sulla chiusura di uno dei due plessi di cui si compone la scuola media inferiore di Valguarnera. Nel frattempo le classi della “Pavone” sono state trasferite dall’altra parte del paese, lì dove si trova la scuola “Don Bosco” che da sempre ospita sezioni di scuola dell’infanzia e di scuola primaria. Anche il gruppo consiliare di Forza Italia, sollevando vari dubbi di natura giurisprudenziale sull’atto siglato dal sindaco Draià, ha chiesto che l’ordinanza di chiusura venga annullata. Il Mettup 5 Stelle, ha indirizzato una lettera al primo cittadino chiedendo di conoscere lo stato di sicurezza degli immobili scolatici comunali (“Mazzini”, Sebastiano Arena” e Don Bosco”), per sapere se sono strutturalmente sicuri e conformi alle normative antisismiche e antincendio. Nella questione “Angelo Pavone”, senza usare mezzi termini, oltre all’importantissima questione sicurezza, giocano un ruolo fondamentale i 3milioni e 200 mila euro a cui ammonta il suo progetto di ristrutturazione; soldi che dovrebbero (il condizionale è d’obbligo), arrivare da un finanziamento elargito da un bando al quale il comune di Valguarnera ha inteso prendere parte, concorrendo con tanti altri comuni. Ma sulla somma del progetto, il gruppo “L’Altra voce per Valguarnera”, guidato da Giuseppe Speranza, dice: <<Con più di 3 milioni di euro, a Valguarnera, si possono acquistare 25 appartamenti di 100 metri quadri ciascuno. Con questa cifra non sarebbe il caso, anzichè ristrutturarla, di costruire una nuova scuola?>>.

Arcangelo Santamaria