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Scuola Angelo Pavone, il Sindaco: “Struttura fradicia che potrebbe cedere senza terremoto”

<<La scuola media “Angelo Pavone”, ha una struttura fradicia e l’immobile potrebbe cedere anche senza che ci sia un terremoto. La vulnerabilità sismica di questo istituto era nota già dal 2014, quando la precedente amministrazione comunale commissionò una perizia tecnica su tutti gli edifici scolastici a seguito di un decreto del 2013 della protezione civile. Quell’incarico costò 16 mila euro, arrivò ad un anno di distanza dal conferimento e con calcoli che per quanto riguarda proprio la “Pavone”, non hanno tenuto conto del seminterrato dell’edificio>>. Con queste parole il sindaco, Francesca Draià, passa al contrattacco e rafforza la tesi che lo scorso 4 maggio, l’ha indotta ad emettere l’ordinanza di chiusura della plesso scolastico “Angelo Pavone” e trasferire alunni, docenti e collaboratori scolastici presso un’ala della scuola “Don Bosco”. Parole pesanti quelle del primo cittadino, che arrivano all’indomani del consiglio comunale svoltosi venerdì sera, alla quale hanno preso parte anche i vertici dell’Istituto comprensivo di Valguarnera, al quale appartiene la scuola “Pavone”. In consiglio comunale, l’azione del sindaco Draià è stata supportata dalle relazioni del capo dell’Ufficio Tecnico comunale, l’architetto, Giuseppe Di Vincenzo e dall’ingegnere Giuseppe Garufi, che ha effettuato la verifica della vulnerabilità sismica di livello LC2 e le indagini strutturali del plesso scolastico. Francesca Draià punta il dito contro chi mette in dubbio la buona fede e la trasparenza della sua azione amministrativa sulla scuola “Angelo Pavone”, per la quale è stato presentato un progetto di ristrutturazione il cui costo amministrativo ammonta a 3milioni 200 mila euro; progetto approvato da una delibera di giunta che adesso l’ex vice sindaco Alfonso Trovato, dopo averla votata, chiede di annullarla. <<Smentisco le fantomatiche tesi che sostengono che io miri ad un arricchimento personale. La chiusura della scuola “Pavone” è stata una decisione sofferta ed abbiamo fatto di tutto per creare meno disagi possibili. Ma la sicurezza viene al primo posto e come sindaco non potevo assumermi la responsabilità di tenere la scuola ancora aperta. Per quanto riguardo la richiesta di Alfonso Trovato, preferisco sorvolare>>. I gruppi di minoranza avevano chiesto che prima di chiudere la scuola ci fosse il parere del genio civile. <<Al genio civile- dice Draià- abbiamo inoltrato tutta la documentazione lo scorso 2 maggio, ma da una missione ad Enna abbiamo anche saputo che il genio civile non rilascia pareri sulla vulnerabilità sismica>>. Il Meetup 5 Stelle chiede se il resto delle scuole cittadine sono più sicure della “Pavone”. <<I documenti presenti presso il nostro Utc dicono di si>>. Per quanto riguarda i problemi logistici che sta vivendo l’Istituto comprensivo di Valguarnera a seguito della chiusura della scuola “Pavone”, Draià, non esclude altri traslochi ed afferma:<< Ad anno scolastico concluso, in accordo con la dirigenza scolastica, cercheremo di trovare altre soluzioni>>. Ma il sindaco annuncia anche: <<Entro i prossimi 6 mesi dovrebbero firmare il decreto per la ristrutturazione della scuola “Mazzini” ed è probabile che i lavori inizieranno subito dopo>>. Ma se anche la “Mazzini” chiuderà per lavori ci troveremo con un’altra scuola chiusa. Per l’amministrazione comunale, quindi, ci sarà un altro problema e non di poco conto da risolvere.

Arcangelo Santamaria