Politica

C’era il consiglio comunale ma i consiglieri di minoranza trovano il municipio chiuso.

E’ stato un consiglio comunale anomalo quello che si è tenuto sabato pomeriggio come proseguio della seduta avviata il giorno prima e durante la quale erano stati approvati il Piano intregrato gestione rifiuti e le tariffe per l’anno 2019. Anomala la seduta di sabato perchè i 7 consiglieri comunali di minoranza hanno trovato il Palazzo di città chiuso e dopo alcune telefonate al comandante dei vigili urbani e alla caserma dei carabinieri e l’arrivo del presidente del civico consesso, Enrico Scozzarella, sono riusciti ad entrare. Per il gruppo di maggioranza del Pd, oltre a Scozzarella era presente il consigliere Filippo Roccazzella. Assente anche l’intera amministrazione comunale. Visto che era assente anche il segretario comunale Pierpaoolo Nicolosi, a verbelizzare i pochi passaggi che si sono consumati, prima del rinvio dei lavori a data da destinarsi, sono stati gli stessi consiglieri comunali. Infuriata per quanto accaduto, Concetta Dragà (Forza Italia), dice: << Trovare il Palazzo di città addirittira chiuso. Quanto avvenuto è gravissimo.Non si può gestire l’ente come se fossimo a casa propria. Riteniamo questo comportamento inadeguato e paradossale, non consono alle amministrazioni degne di rispetto ed istituzionalmente capaci>>. Per quanto riguarda, invece, il Piano Integrato dei rifiuti e le tariffe del 2019, approvati il giorno prima dalla maggioranza del Partito democratico, il consigliere del gruppo “L’Altra Voce per Valguarnera”, Giuseppe Profeta, sostiene: << Qualcuno festeggia per l’approvazione del nuovo Piano ma non dice che nelle bollette del 2019 avremo un aumento del 34 per cento. Tutto questo per l’inerzia di questa amministrazione comunale e soprattutto per la volontà di distruggere tutto quello che di buono era stato fatto in passato come il piano Aro approvato nel 2014, che non solo era meno caro di questo ma prevedeva investimenti per il Centro di raccolta comunale, unica soluzione per aumentare la percentuale di raccolta differenziata, a meno che non si vogliano utilizzare metodi “non idonei” per lo stoccaggio dei rifiuti>>. Profeta conclude dicendo: << Avere bocciato il Piano rifiuti a marzo ha permesso un risparmio e già questo ci dice che abbiamo fatto bene. Chissà se non abbiamo ragione anche oggi dicendo che questo Piano così non va. Ciò che sappiamo e che, con il Piano appena approvato, non sarà data più la possibilità a qualche ditta della zona di potere effettuare il taglio dell’erba, la deratizzazione e la disinfestazione. Ancora una volta si toglie lavoro all’asfittica economia cittadina>>. Sulla stessa linea di Profeta ed ancora più pungente l’ex sindaco Sebo Leanza, che aggiunge: << Bisognava utilizzare (correggerlo se era necessario), il Piano da noi approvato e reso esecutivo dalla Regione nel 2015. Dopo 6 mesi avremmo messo a regime il sistema dei rifiuti ed evitato di dare continui incarichi per oltre un milione di euro a ditte private che hanno trovato la manna nel nostro comune. Oggi ci troviamo con un forte debito nei confronti delle ditte e degli operatori che ancora vantano soldi sugli stipendi e che probabilmente non hanno avuto versati i relativi contributi>>.

Arcangelo Santamaria