Politica

Filippa D’angelo sullo stallo della 2^ commissione consiliare: “Blocco dei lavori per l’ostinazione dei componenti”

<<I lavori della seconda commissione consiliare non sono bloccati dalle dimissioni mai da me formalizzate, ma dall’ostinazione dei componenti della suddetta commissione>>. A dirlo è Filippa D’Angelo (Pd), oramai non riconosciuta più presidente della seconda commissione da parte dei colleghi consiglieri, a seguito delle sue dimissioni verbali avvenute durante una seduta del civico consesso. Dimissioni poi ritirate con un atto scritto ma ritenute valide dai consiglieri di opposizione perchè verbalizzate dal segretario comunale. Secondo Filippa D’Angelo <<In maniera pretestuosa e poco responsabile gli stessi componenti, come un disco che si è incantato sullo stesso verso, continuano a ripetere che il presidente della commissione si è dimessa, ma nessuna normativa però riesce a confortare la loro tesi. Nemmeno il parere della Regione sull’interpretazione dell’art. 174 dell’OREL, dalla consigliera Concetta Dragà citato per ultimo, “interpreta” le loro conclusioni>>. Anche Filippa D’Angelo, cita e interpreta la normativa esistente e ribadisce: << La parte dell’Orel citata, forse per distrazione, è carente di qualche rigo: “le dimissioni vanno presentate personalmente e risulta indifferente se la presentazione delle stesse avvenga durante una seduta dell’organo consiliare ovvero con consegna al protocollo dell’Ente”, nella fattispecie tratta di dimissioni presentate per posta senza possibilità di identificazione del soggetto dimissionario, e comunque ribadisce che l’atto di dimissioni va perfezionato e/o formalizzato>>. D’Angelo spiega il perchè si era dimessa. <<Avevo annunciato le dimissioni perché in quasi 3 anni di lavori non sono stata coadiuvata dai membri della commissione stessa e, in quella seduta di consiglio comunale che vedeva la nomina dei 2 componenti subentranti ai consiglieri dimissionari, a farmi fare quell’annuncio era stata proprio la rinuncia del consigliere Alessi a subentrare quale componente della seconda commissione. Ma le dichiarazioni di dimissione da presidente di commissione sono state, e tali sono rimaste, come dichiarazioni politiche e non giuridiche>>. D’Angelo tira in ballo il capogruppo di Forza Italia, Concetta Dragà. <<Giova ricordare alla consigliera Dragà che continua a tediare il segretario generale con continue richieste di pareri e chiarimenti (lo stesso si è espresso più volte legittimando la figura della presidente di commissione D’Angelo), che esiste già un parere espresso dall’assessorato regionale per le Autonomie Locali. Filippa D’Angelo, pertanto ritiene di essere ancora in carica e annuncia:<<Auspicando che vi sia un atteggiamento di responsabilità da parte dei componenti, convocherò una seduta di commissione per la nomina del vice presidente, così da garantire la funzione consultiva dell’organo consiliare per coadiuvare in maniera responsabile l’attività amministrativa del sindaco e della giunta comunale a garanzia dei servizi resi alla cittadinanza>>.

Arcangelo Santamaria