Politica

I Comitati Cittadini Ennesi sulla Raccolta Differenziata e gli ultimatum della Regione

Sulla questione “Raccolta differenziata dei rifiuti” interviene il coordinatore provinciale dei “Comitati cittadini Ennesi” Carlo Garofalo. <<La Regione Siciliana, finalmente, dopo tanti ritardi accelera in materia di raccolta differenziata e chiama alle loro responsabilità i sindaci. Le varie ordinanze emesse dalla Regione (1/rif.-2rif e 4/rif) non solo invitano i comuni a mettere in campo tutto il necessario per raggiungere ottime percentuali di raccolta differenziata, ma addirittura – sottolinea Garofalo- prevedono iniziative nei confronti dei sindaci inadempienti, oltre che sanzioni di natura pecuniaria per i comuni>>. Garofalo parla del suo comune. <<Purtroppo il comune di Valguarnera, assieme ad altri circa 50 comuni in tutta la Sicilia, non si è attivato per tempo per evitare sanzioni o commissariamenti. Dagli ultimi dati pubblicati dalla Regione, infatti, siamo al 7% di differenziata, ben lontani dal 35% imposto dalle circolari>>. Questo cosa implica? <<Sul comune potrebbe abbattersi la scure della Regione in materia di sanzioni di natura economica e l’obbligo entro il 31 luglio di un contratto con una ditta per portare un certo quantitativo di rifiuti all’estero dall’ 1 ottobre 2018, pena la nomina di un commissario “ad acta”>>. Cosa significa in termini di costi? <<I cittadini, che già dovranno sopportare l’aumento delle tariffe previste dal piano finanziario approvato di recente, dovranno altresì sopportare il maggiore costo per il trasferimento di parte dei rifiuti all’estero e la possibilità di pagare le eventuali sanzioni che potrà comminare la Regione, per le continue inadempienze>>. Per Garofalo si poteva fare di meglio. <<Da tempo abbiamo chiesto all’amministrazione comunale di istituire un tavolo tecnico per affrontare il problema e creare meno disagi economici possibili agli utenti ma la richiesta è rimasta sempre inevasa.
Il risultato è semplice: ritardi nell’attuazione delle direttive emanate dalla Regione, ritardi nell’attuare la raccolta differenziata, confusione e improvvisazione in tutto il percorso>>. Il coordinatore dei comitati contesta anche alcuni metodologie e aggiunge: <<Mentre la Regione indica nel “porta a porta” il sistema migliore per ottenere ottimi risultati nella raccolta differenziata, questa amministrazione va nel senso opposto, convinta che il sistema dell’eco punto possa portare buoni risultati e fare raggiungere quelle percentuali che siamo obbligati a rispettare>>. Ma la questione “Ecopunto” a quanto pare si ritornerà. <<Ci sarà modo di approfondire questo aspetto che, se attuato- dice Garofalo- implicherebbe un costo di gestione che supera 100 mila euro annui con risultati deludenti sotto il profilo dei ricavi. Mentre, invece, sarebbe opportuno, eventualmente, spendere queste somme potenziando anche a livello di risorse umane il cantiere per il porta a porta e lo spazzamento>>.
Dal 30 luglio è partita la raccolta differenziata. <<Salutiamo con gioia questo importante evento ma dobbiamo segnalare il disastro sotto il profilo della comunicazione e dell’informazione, la carenza negli atti amministrativi e nel regolamento e la poca conoscenza su come attuare la raccolta differenziata. Né qualcuno potrebbe venire a dirci, francamente, che tutto questo sta avvenendo per l’urgenza di rispondere presente alle diffide della Regione>>. Carlo Garofalo segnala anche alcune anomalie. <<Nel mese di giugno 2017 questa amministrazione comunale ha affidato il servizio di igiene urbana ad una ditta privata, a seguito di manifestazione di interesse pubblica, e tra le clausole era previsto che doveva raggiungersi entro il 31 dicembre scorso una raccolta differenziata di almeno il 40 % e tutta la formazione/informazione restava a carico della ditta.
Mi chiedo: cosa è successo? Perché non sono stati raggiunti questi risultati? A carico di chi sono le inadempienze? Se l’amministrazione comunale ha inteso più volte rinnovare l’affidamento alla stessa ditta, presumo che le inadempienze non siano a carico di quest’ultima, e quindi, per esclusione, a carico del comune. In questo caso i cittadini hanno il diritto di sapere cosa effettivamente sia successo.
E non mi si venga a dire che la colpa è del Piano rifiuti bocciato dal consiglio comunale, in quanto questo è avvenuto solo nel mese di marzo scorso.
Un concetto – conclude Garofalo- sfugge sicuramente a questa amministrazione comunale: i risultati in materia di raccolta differenziata si raggiungono coinvolgendo la gente e rendendola partecipe; si può essere bravi, ma senza la fattiva collaborazione di chi ogni giorno a casa deve selezionare i rifiuti prodotti, certi risultati non si raggiungeranno mai>>.

Arcangelo Santamaria