Politica

Amministrazione Draià in crisi. Ieri riunione fino a sera, poi tutto rientra.

Briciole! quel che restano ormai del PD locale. E’ bastata ieri mattina una seduta lampo del consiglio comunale, per sancire con molta probabilità una ulteriore rottura del gruppo dell’ex maggioranza che fa capo al sindaco Francesca Draià. Dopo l’abbandono dei consiglieri Fabio Arena ( segretario del partito), Cristofero Alessi e Debora Ruta perpetratesi gradualmente nei mesi scorsi, ieri è stato il turno di Filippa D’Angelo e Sara Pecora che all’ennesima proposta di rinvio del gruppo “L’Altra Voce” e Forza Italia, della seduta inerente l’approvazione del Bilancio di previsione, hanno votato a favore. Tra l’altro un PD sfilacciato, ieri al momento della votazione erano in aula solo 4 consiglieri. Il distinguo delle due consiglieri, forse non previsto, ha fatto in un certo senso sbarrare gli occhi al sindaco e a quei pochi consiglieri che ormai gli sono rimasti fedeli. Sta di fatto che dopo lo scioglimento della seduta, durata come detto pochi minuti, il sindaco Draià, da quel che è emerso, è andata su tutte le furie, tanto da voler sciogliere immediatamente la Giunta per nominarne una nuova di zecca, con persone di sua completa fiducia, senza riferimenti ad esponenti del suo gruppo consiliare. Nel pomeriggio, sempre secondo i bene informati, ci sarebbe stato poi un faccia a faccia protrattosi sino alle 19,30, tra il sindaco e tutto il suo entourage (Giunta ed alcuni consiglieri) e dopo parecchi chiarimenti, il proposito di azzeramento è rientrato. Come se nulla fosse successo! Ciononostante resta adesso da capire quale sarà la posizione futura delle due consigliere Sara Pecora e Filippa D’Angelo, quest’ultima da sempre molto vicina al sindaco e se il distinguo di ieri col resto del gruppo PD, è un fatto isolato o piuttosto una rottura vera e propria. Ma torniamo al Bilancio di previsione ancora rinviato e a quei pochi minuti in cui si è consumato lo strappo. L’Altra Voce e Forza Italia hanno proposto di nuovo il rinvio perché il presidente del consiglio Enrico Scozzarella nel redigere l’ordine del giorno, non aveva messo il conto consuntivo 2017, quest’ultimo propedeutico al bilancio di previsione 2018, per cui è stato proposto un ulteriore rinvio al 4 ottobre. Sta di fatto che se entro il 10 ottobre il bilancio non viene approvato arriva il commissario e si rischia lo scioglimento del Consiglio. Duri i commenti dei capigruppo Giuseppe Speranza, de “l’Altra Voce” e di Concetta Dragà, Forza Italia. Speranza: “Il presidente del consiglio in modo del tutto arbitrario ha convocato una seduta che chiaramente sarebbe andata a vuoto. Eravamo stati chiari la scorsa volta nel dire che non avremmo mai approvato il bilancio di previsione senza il conto consuntivo. Ha voluto fare di testa sua e a questo punto se ne assuma le conseguenze. La sua inadeguatezza sta purtroppo creando danni sia all’attività consiliare che allo stesso Ente”. Concetta Dragà: “La situazione è ormai al collasso ed è il momento che l’ex maggioranza si faccia un esame di coscienza e capire che c’è qualcosa che non va e se è il caso è meglio a questo punto rimettere tutto nelle mani del popolo. Questa amministrazione da sempre è abituata a non programmare ma ad improvvisare. Governare è conoscenza e coscienza, prerogative che non emergono in questo gruppo. Lo scorso consiglio ho posto un quesito importante al sindaco, dicendo di farsi un esame di coscienza, se tutti l’abbandonano vi sarà una grossa e sincera motivazione”.

Rino Caltagirone