Cronaca e Attualità

Ritrovato a Catania il giovane 22enne scomparso giovedì scorso

A poche ore di distanza dalla denuncia della sua scomparsa, formulata ai carabinieri di Catania, dal padre Rosario, domenica notte è stato ritrovato Carmelo Laisa, il 22enne valguarnerese affetto da schizofrenia. E’ stato lo stesso ragazzo, in stato confusionale, a recarsi presso un commissariato di polizia di Catania e chiedere agli agenti degli uffici della squadra mobile, di volere essere riportato a casa dalla propria famiglia. Qualche ora prima, Rosario Laisa, che aveva lanciato un appello per il ritrovamento del figlio anche su Facebook, era stato contattato da due ragazzi della città etnea, che dicevano di avere visto Carmelo Laisa, girovagare nei pressi di piazza Alcalà. Lo scorso 18 ottobre, il 22enne valguarnerese, si era volontariamente allontanato dal reparto di Psichiatria dell’ospedale di Taormina, lì dove era stato ricoverato dopo l’ennesimo caso di tentata aggressione ai suoi familiari. Tramite un pullman di linea, Carmelo Laisa, aveva raggiunto Catania e qui si erano perse le sue tracce. <<Per diversi giorni e per tutta la giornata di domenica- racconta il padre del ragazzo- ho girato in lungo e in largo Catania ed in maniera particolare la zona del porto, dove qualcuno mi diceva di avere visto mio figlio. Una volta ritornato a casa, ho ricevuto le telefonate di due ragazzi che mi dicevano di avere incontrato mio figlio nella zona di piazza Alcalà, e poi la telefonata della polizia>>. Rosario Laisa ha riportato suo figlio a casa, ma per la sua famiglia i problemi, a causa della malattia di Carmelo, non sono finiti. La schizofrenia da cui è affetto il ragazzo, lo ha più volte portato a commettere reati di vario genere nei confronti di terzi e nei confronti degli stessi familiari. <<Da quando Carmelo è ritornato a casa- dice il padre- io ed il resto della mia famiglia (mia moglie ed altri due figli minori), viviamo a casa di mia madre, appunto per evitare altri tentativi di violenza e per tutelare gli altri miei figli. Da domani – racconta papà Rosario che diversi mesi addietro fu ridotto in fin di vita proprio da una aggressione del figlio – mi metterò alla ricerca di una comunità che possa ospitare e curare mio figlio. Purtroppo, però, questi ricoveri sono volontari e Carmelo, quando decide lui, ritorna a Valguarnera>>. Gli atteggiamenti di Carmelo Laisa, sono divenuti un problema per l’intera comunità valguarnerese. Le forze dell’ordine e le istituzioni comunali, ormai da tempo cozzano contro leggi che espongono sia il ragazzo sia chi lo circonda a seri pericoli.

Arcangelo Santamaria