Cultura e Società

Da Messina a Valguarnera per festeggiare i 25 anni di “Mondonuovo”

La copertina del numero 0 di Mondonuovo

Gli amici di “Mondonuovo” si sono mossi da Messina a Valguarnera Caropepe per festeggiare i venticinque anni di vita della testata. E lo hanno fatto non già per “dirsele o darsele in campo neutro”, lontani da possibili e giudicanti echi domestici. Ma perché quel giornale, oggi  approdato nella città dello stretto, è nato proprio tra Valguarnera e Piazza Armerina quale strumento di una campagna elettorale per le amministrative del 1993 e al servizio di un gruppo di volontariato che all’epoca appariva vitale e organizzato.

Lo spiega Giovanni Frazzica, direttore responsabile del periodico di allora e di adesso, e lo testimonia quel “numero zero” un po’ ingiallito che lui stesso rigira tra le mani durante l’intervento introduttivo nel salone del “Circolo Unione” che ha ospitato il convegno celebrativo avente per titolo “Libertà di stampa e democrazia”.

Un ritorno alle origini. In quei luoghi in cui la gente, frastornata dagli esiti di tangentopoli e diffidando dei partiti tradizionali, ricercava nuovi spazi di partecipazione in cui esprimere rinnovato entusiasmo e voglia di fare. C’era Davide Urzì, quale direttore politico di quel “numero zero”. Una direzione “interessata” giacché lui stesso tra i protagonisti di quella tornata elettorale, che poi … tanto bene non andò! Ma che servì a porre solide basi, con il raggruppamento politico dei “Popolari e Progressisti”, per le future alleanze di centro-sinistra a Valguarnera.

Inaspettatamente positiva invece la sorte del giornale, che ha avuto successo e ha continuato la sua dignitosa esistenza (25 anni) sul versante messinese (dove Frazzica risiede), trasmigrando nell’online dal 2003 per le esigenze di molti lettori delle province siciliane e di quanti, lavorando al nord, vogliono mantenere un rapporto con la propria terra.

Ma dicevamo degli amici di “Mondonuovo” venuti da Messina. Dopo l’introduzione di Salvatore Di Vita presidente del “Circolo Unione”, l’intervento del direttore Frazzica e il saluto del deputato pentastellato Andrea Giarrizzo (tra i due non è mancata qualche pacata scintilla per le discordanti posizioni riguardo la stampa), ha svolto la sua relazione Antonio Baglio docente di storia contemporanea, comunicazione pubblica e tecniche giornalistiche dell’Università di Messina, seguito da Calogero Leanza, consigliere dell’”Associazione Archimede”, e da Davide Urzì, come detto primo direttore politico di “Mondonuovo”. Infine Pippo Greco, segretario regionale di “CittadinanzAttiva”, ha concluso la serie dei contributi programmati. Molto apprezzati anche gl’interventi provenuti dal pubblico, tra i quali quelli di Maurizio Prestifilippo e Gabriele Leanza.

Il convegno, oltre a ribadire con forza il valore della libertà di stampa, ha tracciato – con Baglio – l’evoluzione storica della comunicazione; il bisogno dei cittadini – con Leanza C. – di scegliere la fonte da cui informarsi in libertà e autonomia; ricordato – con Urzì – il sacrificio dei tanti giornalisti assassinati; delineato – con Greco – il ruolo della stampa nelle crisi internazionali del ‘900 dai fatti del Cile a Moro; ricordato – con Prestifilippo – gli esordi di “Mondonuovo” avendone avuto a suo tempo conoscenza e, infine, – con Leanza G. – fatto riferimento all’analfabetismo funzionale che inficia la comprensione dei messaggi da parte dei lettori.