Cultura e Società

Floristella inserita nel piano di valorizzazione territoriale dell’Università La Sapienza

Sarà portato al tavolo di riunione di un gruppo di ricercatori dell’università La Sapienza, il Piano di valorizzazione economica sostenibile dell’Ente Parco Minerario Floristella-Grottacalda. A farlo sarà uno dei docenti de La Sapienza, il professore valguarnerese Alfonso Gambacurta, che ha lavorato alacremente alla realizzazione del piano. <<E’ un progetto- dice Gambacurta- di turismo sostenibile e valorizzazione territoriale nel quale sono riuscito a fare inserire Floristella. Il piano elaborato- precisa il docente- sarà totalmente gratis per l’ente. Una volta presentato il progetto a cui ho lavorato, lo trasmetterò all’Ente parco minerario e alla Regione Siciliana>>. L’amore per la sua terra ha spinto Alfonso Gambacurta, profondo conoscitore delle dinamiche socio-economiche del territorio ennese, a giocare un’altra carta nella partita di rilancio del territorio. <<Spero di potere dare un piccolo contributo- afferma Gambacurta- a questa magnifica realtà che è Floristella-Grottacalda, una volta miniera di zolfo e adesso miniera d’oro per lo sviluppo turistico del centro Sicilia>>. Alfonso Gambacurta crede enormemente nelle potenzialità dell’ente parco minerario Floristella-Grottacalda e stimola i comuni consorziati (Enna, Piazza Armerina, Aidone e Valguarnera), dicendo: <<Tra 12 mesi partiranno i bandi del Gal e l’obiettivo principale è proprio quello del turismo sostenibile. Il nostro territorio (9 comuni), è area Unesco global geopark. Non voglio essere polemico con le amministrazioni dei comuni consorziati nell’ente parco minerario, ma devono svegliarsi. Potrebbero veramente lavorare decine di giovani (non in assistenzialismo), ma in concreto, generando un indotto enorme per i 4 comuni>>. Alfonso Gambacurta traccia la strada da intraprendere e aggiunge:<< Se i comuni e la Regione credono in questo progetto si potrebbe candidare Floristella a bene Unesco. Ne ha tutte le potenzialità, visto che è un unicum di archeologia industriale, storia mineraria, patrimonio geologico e boschivo. Ancora oggi l’area di Grottacalda con il suo villaggio minerario di enorme importanza, non è parco e non è soggetta a vincolo>>. Oltre agli enti locali consorziati nell’ente parco minerario Floristella- Grottacalda, il professore Gambacurta ha interpellato i parlamentari nazionali del territorio ennese, i pentastellati Andrea Giarrizzo e Fabrizio Treantacoste. Il senatore Trentacoste dice: <<Il patrimonio archeominerario presente in provincia di Enna ha valore, non solo sul piano storico-architettonico, ma anche di testimonianza socio-culturale che ha inciso profondamente sulla memoria collettiva locale, sulle tradizioni e sulle coscienze. Per questo motivo, sono felice di apprendere che sul Parco minerario di Floristella sia stato realizzato un progetto di valorizzazione economico-sostenibile.
La valorizzazione di un bene culturale- aggiunge Trentacoste- rappresenta una occasione di crescita economica e di sviluppo per la nostra provincia, in particolare, per Aidone, Enna, Piazza Armerina e Valguarnera, soci dell’Ente Parco di Floristella-Grottacalda. Spiace constatare che non tutti hanno creduto in questa opportunità, al punto di non versare più da anni il proprio contributo, valutando la possibilità di lasciare l’Ente. La Regione Siciliana possiede un notevole patrimonio minerario dismesso, straordinario esempio di archeologia industriale, che deve essere valorizzato e rifunzionalizzato anche a fini turistici>>. Ma su Florstella in particolare il senatore, afferma:<< Floristella è, oggi, un esempio di cattiva gestione: da anni, infatti, mancano le figure del direttore e del presidente, e l’Ente è, ancora oggi, commissariato. Ciò comporta l’impossibilità di presentare progetti per ottenere finanziamenti, anche tramite i bandi del Gal Rocca di Cerere Geopark. Dobbiamo, quindi, puntare al recupero e alla valorizzazione del Parco di Floristella, l’unico dei quattro parchi regionali gestito direttamente dall’Assessorato dei Beni Culturali. Esso unisce bellezze naturali e paesaggistiche a emergenze geologiche e architettoniche, come Palazzo Pennisi>>. Fabrizio Trentacoste conclude con un auspicio: <<Auspico una collaborazione tra gli enti locali e la Regione Siciliana e un coinvolgimento degli enti economici e culturali, delle associazioni e delle imprese operanti nel settore turistico, artigianale e agroalimentare per concorrere al rilancio e alla promozione del sito con la progettazione di percorsi integrati per un turismo consapevole e sostenibile. Tutto ciò avrà una ricaduta economica positiva per l’intero territorio ennese>>.

Arcangelo Santamaria