Lavoro

Dipendenti comunali dichiarano lo stato di agitazione. Cgil e Cisl: “Disattese le nostre richieste di incontro”

I dipendenti del comune di Valguarnera sono in stato di agitazione. Ad indirla sono stati i sindacati Cgil e Cisl a seguito di una assemblea dei lavoratori resasi necessaria per esaminare tutta una serie di problematiche. A sottoscrivere il documento che ha dato il via libera allo stato di agitazione sono stati i segretari di Cgil e Cisl, Domenico La Spina e Antonino D’Alia che tra i motivi della battaglia sindacale indicano la mancata convocazione delle organizzazioni sindacali, più volte reiterate e mai esitati da parte dell’amministrazione comunale. << In questi ultimi mesi dell’amministrazione Draià, relativamente alle materie sulle politiche del personale precario, evidenziamo il continuo ritardo rispetto ad altri comuni della Sicilia, che da tempo hanno provveduto alla stabilizzazione nella totalità dei lavoratori presenti nei vari enti, dando a questi dopo più di 25 anni di lavoro precario una certezza e serenità familiare Questo al comune di Valguarnera continua a venire meno – dicono Cgil e Cisl- per i continui rinvii da parte dell’amministrazione che procede a rilento lasciando nell’incertezza e nella disperazione i lavoratori.>>. Ascoltati i dipendenti, La Spina e D’Alia, affermano: <<I lavoratori chiedono certezza sul loro futuro attraverso il processo dell’avvio e completamento di tutte le procedure ai fini della stabilizzazione. A questo aggiungiamo l’avvio delle procedure negoziali nel rispetto del nuovo C.C.N.L firmato a maggio del 2018 per la quale si ha notizie che l’amministrazione comunale, in forma unilaterale, ha provveduto all’erogazione del salario accessorio senza mai incontrare i sindacati, in dispregio e in violazione alle norme di legge e norme contrattuali, facendo venire meno quelle che sono le prerogative delle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto. Il mancato accordo con le organizzazioni sindacali per l’anno 2018- aggiungono- è elemento indispensabile per l’erogazione del salario accessorio ai lavoratori. L’amministrazione comunale non tiene conto dei sindacati e con atti unilaterali liquida i compensi ai lavoratori come a volere dire “facciamo a meno delle organizzazioni sindacali”>>. Cgil e Cisl denunciano il mancato confronto con il governo cittadino. <<Diverse sono state le richieste d’incontro disattese per avviare le normali relazioni sindacali. Molti lavoratori—dicono La Spina e D’Alia- hanno manifestato un forte disagio, oltre che preoccupazione, per la situazione venutasi a creare per la mancanza di certezze sul proprio futuro. A seguito di ciò l’assemblea ha deliberato la predisposizione di una piattaforma da inviare al sindaco e al presidente della delegazione di parte pubblica, invitando ognuno e ciascuno per le parti di competenza ad attivarsi prontamente per ripristinare le regole delle normali relazioni sindacali ormai saltate. L’assemblea, all’unanimità, ha votato la piattaforma e proclamato lo stato di agitazione dando mandato alle organizzazioni, unitamente alla Rsu, di attivare ogni utile iniziativa in tutte le sedi istituzionale, non escludendo ogni utile azione che si ritiene opportuna>>.

Arcangelo Santamaria