Cultura e Società

THE JOKER, Il film più atteso della mostra

un film di TODD PHILLIPS
con JOAQUIN PHOENIX, ROBERT DE NIRO

Il film più atteso della mostra fra quelli in concorso, dal pubblico sicuramente, che oggi ha suscitato nelle sale e alla conferenza stampa ovazioni per la magistrale prova d’attore di JOAQUIN PHOENIX.
Premesso che è un bel film e che lui è bravissimo e si merita la Coppa Volpi, se gliela daranno, adesso cerco di spiegarvi perchè io non ho fatto nessuna ovazione e tuttora, come film, preferisco J’ACCUSE.
Intanto non è Batman, non portate i bambini sotto i dodici anni. C’è molta violenza.
È un film sulla solitudine e sul disagio sociale a sfondo psichiatrico di questo personaggio, che racconta della sua maligna evoluzione da pagliaccio fallito a THE JOKER.
Una sceneggiatura nuova senza alcun rimando ai film precedenti.
L’ambientazione è questa GOTHAM CITY cupa, piena di immondizia, di violenza, di rivolte giovanili, che ricorda un po’ la NEW YORK di “Taxi Driver”
In questa città vive Arthur (JOAQUIN PHOENIX) in un palazzo immondo, assieme alla anziana madre Patty, un comico negato che, in attesa di sfondare come stand by comidian, fa il pagliaccio negli ospedali e per strada.
La sua fragilissima psiche viene messa alla prova da una serie di circostanze sfortunate, che fanno sì che piano piano si risvegli in lui un’indole cattiva, che prima teneva assopita anche grazie agli psicofarmaci, che poi gli vengono tolti, e che lo trasformerà in un assassino e anche in un idolo delle masse più povere della città . Solo quando comincia a uccidere, perchè provocato e perchè casualmente in quel momento aveva con sè una pistola che un amico gli aveva dato dopo che era stato pestato a sangue da una gang di ragazzetti portoricani in un vicolo tetro e pieno di immondizia, finalmente qualcuno si accorge che Arthur esiste e lui capisce che uccidere, essere cattivo lo fa sentire vivo. Nel male trova la sua ragione di vita.
Da quel momento in poi la violenza diventerà il suo stile di vita.
È un film anche sulla mancanza di empatia della nostra società moderna. Arthur forse poteva salvarsi, ma diventa così anche per colpa di chi gli fa del male, o ignorandolo, o prendendolo in giro, o picchiandolo, solo perchè diverso, insomma , uno sfigato con problemi psichiatrici che diventa un assassino anche per colpa dell’odio e dell’indifferenza degli altri.
Alcune scene del film sono bellissime, così come la colonna sonora, dei classici americani.

Il personaggio del JOKER è quello che ogni star holliwoodiana sogna di interpretare. Fare il pazzo e il cattivo dà modo di mettere in mostra tutto quello che sai fare come attore. Il personaggio cattivo sicuramente è quello che ti farà ricordare di più, perchè il pubblico ama i cattivi, specialmente i giovani ne vanno pazzi.
PHOENIX dimagrito non so quanti chili, rovinato, emaciato, fa così bene il fuori di testa che io penso che lui sia un po’ fuori sul serio.
La risata del JOKER sicuramente è una grande prova d’attore, ma tutta la sua corporeità , quando fa il clown, quando balla, è trasfigurata dalla pazzia di questo personaggio. Che vi devo dire? Bravissimo.

Ma io preferisco altri ruoli.
Per me è molto più difficile recitare sottraendo.
Per farvi capire (ancora mi viene la pelle d’oca): io non potrò mai dimenticare la faccia di Meryl Streep nel film LA SCELTA DI SOPHIE, quando deve scegliere fra i due figli chi salvare. Ne poteva salvare uno solo e il kapò nazista fa scegliere a lei.
Mi colpiscono più quel genere di parti.
Poi che si possa tifare così tanto per il male, che il male diventi così bello al cinema, è sempre una cosa che mi lascia inquieta . Io ho amato il Capitano Picquard. Non potrò mai amare un personaggio malvagio. Invece qua c’è già la pazzia per il JOKER, la JOKER mania. già tutti con la maschera da pagliaccio. Lo trovo un po’ superficiale.
Detto ciò,al film dò un bell’8!
E 9 a PHOENIX.

Giovanna Lombardo