Cultura e SocietàTecnologia

Internet: 50 anni e non sentirli

Seduto al computer della Università della California  di Los Angeles (UCLA), Leonard Kleinrock appoggia la cornetta del telefono sul dispositivo adattatore e digita sulla tastiera la parola “LOGIN”. Sullo schermo dello Stanford Institute appare “LO”. Anche se in modo parziale si sono messi in contatto due computer tra di loro. Era il 29 ottobre 1969 e si… era il primo collegamento della rete ARPANET, la progenitrice di internet. Nel mese di dicembre dello stesso anno vennero collegati anche l’Università della California Santa Barbara (UCSB) e quella dello Utah. Nella foto un disegno dell’epoca che rappresentava la prima rete di computer

La rete ARPANET fu voluta da Dwight David “Ike” Eisenhower, il presidente che da militare guidò lo sbarco in Normandia, per contrastare i sovietici nella corsa allo spazio e collegare tra di loro i supercomputer a disposizione degli scienziati americani. Nel 1973 Bob Kahn mise a punto il protocollo TCP/IP e solo nel 1983 divenne lo standard tuttora utilizzato nelle comunicazioni in rete. Ancora Internet era lontana.

Il 30 aprile 1986 dall’Università di Pisa parti il primo pacchetto di bit verso la sede di Telespazio a Fucino in provincia de L’Aquila e da li venne trasmesso via satellite verso Roaring Creek in Pennsylvania (Usa). Anche l’Italia si èra connessa a ARPANET.

Nel 1990 la rete ARPANET ormai vecchia venne smantellata e si iniziò la privatizzazione della rete che possiamo iniziare a chiamare Internet, favorita dalla nascita nel 1991 del World Wide Web (WWW), la ragnatela mondiale delle comunicazione. Era iniziata una nuova era.

Internet così come conosciuta oggi venne presentata nel 1993 con la nascita del primo browser chiamato Mosaic per mano di Marc Andressen. Poi sono arrivati Netscape, Internet Explorer di Microsoft, Safari di Apple, Google Chrome e Firefox solo per citarne alcuni dei più famosi.

Internet ha compiuto 50 anni ma è ancora troppo giovane, l’evoluzione della tecnologia dovrà ancora fare passi da gigante e nei prossimi anni potremmo assistere a nuove rivoluzioni sia tecniche (vedi il 5G) che di definizioni di regole tecniche. Con l’elevato utilizzo di smartphone, tablet, computer e apparecchi vari come telecamere, smartwatch, interruttori comandati a distanza e persino le lampadine, il numero di terminali collegati sta raggiungendo il limite massimo, e le agenzie che regolamentano la rete stanno per implementare il nuovo protocollo che permetterà di elevare il numero massimo di apparecchi collegati.

Auguri Internet!

Filippo Giarrizzo