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Firmato il contratto che stabilizza definitivamente il personale precario del Comune di Valguarnera

Dopo 28 anni è arrivata la tanto agognata stabilizzazione per l’ultimo gruppo di dipendenti precari del comune di Valguarnera. La firma del contratto, a tempo indeterminato, è avvenuta nell’ufficio della sindaca Francesca Draià, alla presenza della vice segretaria dell’ente municipale, Silvana Arena e dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali. Il nuovo contratto di lavoro prevede solo 18 ore lavorative settimanali e per firmarlo è stata necessaria la propedeutica approvazione, da parte del consiglio comunale, del rendiconto 2018, arrivato in aula abbondantemente in ritardo. Dalle schermaglie in aula tra gruppi di maggioranza e gruppi di opposizione, si è passati alla festa per i lavoratori stabilizzati. Ma dopo la festa, sui social le punzecchiature sono continuate. La sindaca Draià sul suo profilo Facebook ha scritto: <<non c’è stato sindaco che nel proprio programma di mandato politico amministrativo, non inserisce tra gli obiettivi la stabilizzazione. Ma solo da questo momento in poi non si parlerà più di stabilizzazioni>>. Pronta la replica “facebokiana” del suo predecessore, Sebo Leanza, che ha scritto:<<Si esalta un atto di ordinaria amministrazione, come la sottoscrizione di contratti a conclusione dei procedimenti di per la stabilizzazione, tanto attesi dai dipendenti. Sono stabilizzazioni rese possibili dalla nuova legge  applicata in tutti i comuni. Nel 2014- precisa l’ex sindaco- siamo tra i primi comuni ad avviare il processo di stabilizzazione con molti vincoli stabiliti dalla normativa vigente. Oggi, invece, siamo tra gli ultimi comuni della Sicilia, pur in assenza di vincoli normativi, tranne uno puntualmente non rispettato per pigrizia e supponenza. Oramai nel nostro comune vige l’anomia elevata a sistema>>. Tra le schermaglie politiche i dipendenti stabilizzati realizzano un sogno inseguito da 28 anni, dai tempi in cui, ancora giovani uomini e donne, varcarono la soglia del comune di Valguarnera. Ora da padri e madri di famiglia o addirittura nonni, vi restano a tempo indeterminato.

Arcangelo Santamaria