Gli ultimi mesi di Francesco Lanza raccontati da lui medesimo
Come alcuni lettori sanno, il sottoscritto, assieme al webmaster Sebastiano Giarrizzo, si occupa del sito www.francescolanza.it. In questi giorni di forzata clausura mi trovo alle prese con le numerose lettere scritte dal nostro Ciccio Lanza agli amici Aurelio Navarria (che conosceva sin dalla 4° ginnasio frequentata insieme al Liceo Spedalieri di Catania) e Corrado Sofia (che aveva conosciuto qualche anno prima a Roma), lettere che presto saranno messe on line. Non resisto alla tentazione di anticiparne alcune ai nostri lettori. Lanza apre il proprio cuore e si confida con gli amici. Ho scelto le lettere che vanno dal settembre al dicembre del 1932. Nessun altro documento potrà mai raccontarci meglio le speranze, le sofferenze e i sentimenti provati dallo scrittore valguarnerese nel corso degli ultimi quattro mesi della sua breve vita.
Lanza ha appena 35 anni, ma si sente vecchio; per questo – e per scontare un “errore” commesso sedici anni prima – rifiuta la prospettiva di una relazione amorosa con una ragazza che mostra di amarlo; un rifiuto contraddittorio, però, come si potrà verificare leggendo l’ultima lettera spedita a Navarria. La malattia e la depressione non gli danno tregua. In novembre si isola in campagna, “bloccato dalla noia, dalla disperazione e dal più ventoso e piovoso autunno”. Abbassa la guardia nei confronti delle credenze, qualche mese prima trovate risibili, dell’amico Peppino Loggia e si lascia tentare dalle sue sedute spiritiche. Le difficoltà economiche sono molto pesanti: non ha, per esempio, i soldi per spedire un pacco di libri all’amico Corrado e giunge a pensare di vendere un armadio da poco ereditato. L’ispirazione e i progetti di scrittura non mancano, ma non riesce a superare il dramma della pagina bianca.
La speranza, però non è del tutto morta e di tanto in tanto fa capolino tra le righe. Bisogna, però, che trovi un impiego che lo faccia fuggire da Valguarnera che gli appare come una “trappola”. Si umilia nella ricerca delle raccomandazioni necessarie e finalmente ce la fa, ottiene un posto al Ministero dell’Aeronautica. Il 29 dicembre prende il treno dal paese, cambia a Dittaino, ma giunto a Catania è costretto ad interrompere il viaggio…
Enzo Barnabà
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