Cronaca e Attualità

Marciapiede in c.da Buglio, cosa è stato fatto a più di un anno dalla petizione?

Tornano alla carica i firmatari della petizione che nel gennaio 2019, rivolgendosi sindaco di Valguarnera, al commissario della provincia e al prefetto di Enna, chiedevano la realizzazione di un marciapiede nel tratto iniziale della strada provinciale Sp 35 Valguarnera – Aidone, nel tratto compreso tra la villa municipale “Lomonaco” e il complesso abitativo “Buglio- Zia Lisa”. Centinaia di persone che rivolgendosi alle istituzioni comunali valguarneresi e provinciali, dicevano e continuano a dire: «La Sp 35 è una strada molto pericolosa, specie nel tratto compreso tra la “Villa Lomonaco” (già “Villa Nuova”) e il complesso edilizio “Buglio-Zia Lisa”, ovvero sino al confine territoriale del paese. Lungo questo tragitto, interessato da un intenso traffico veicolare e pedonale, urge realizzare il marciapiede affinché i tanti pedoni che vi transitano possano procedere in sicurezza evitando il rischio d’essere investiti come accade tuttora. Questa del marciapiede è una esigenza manifestata da tempo ma che sin qui non ha trovato realizzazione. L’ente Comune di Valguarnera ha titolo e interesse per intervenire (previa acquisizione del nulla osta rilasciato dal Libero Consorzio di Enna, ente proprietario della strada) giacché il tratto di strada in questione, in uno alle unità abitative già realizzate in contrada Buglio, è ricompreso nel perimetro urbano comunale». Tutto questo avveniva diversi mesi addietro, quando la sindaca di Valguarnera, Francesca Draià diceva: «Ho rinvenuto una delibera del 1980 con la quale s’era dato incarico all’ingegnere Lamantia per progettare l’allargamento della strada e il marciapiede». All’epoca non se ne fece nulla, probabilmente per l’irrisolto intreccio di competenze tra comune e provincia. «Mentre ho trovato la richiesta di nulla osta fatta alla provincia nel 2015 – diceva Draià– ma non il nulla osta stesso che sembrerebbe non essere stato rilasciato. Contatterò gli uffici del Libero Consorzio per avere maggiori informazioni e per valutare come procedere. È necessario un progetto dell’opera che ne quantifichi i costi anche al fine dell’inserimento o meno nel piano triennale delle opere pubbliche». Cosa è stato fatto durante questo anno e cosa si ha intenzione di fare, lo abbiamo chiesto alla sindaca Draià che, almeno per ora (ci auguriamo lo voglia fare prossimamente), non ha risposto alle nostre domande.

Arcangelo Santamaria