Politica

Le dichiarazioni dei 4 ex consiglieri dell’opposizione: “Ci siamo riuniti per delineare un nuovo percorso politico”

Dopo la sconfitta elettorale dello scorso 5 ottobre e la loro mancata rielezione, ritornano a farsi sentire i 4 consiglieri comunali uscenti, Giuseppe Arcuria, Giuseppe Speranza, Concetta Dragà e Maria Grazia Cavallaro che erano candidati nella lista “Libertà è partecipazione”. <<Ci siamo riuniti per delineare un nuovo percorso politico in un contesto sociale, economico ed istituzionale aggravato dall’emergenza sanitaria. L’esito delle trascorse elezioni comunali, nonostante il buon risultato ottenuto dai consiglieri comunali di minoranza uscenti- dicono- ha sancito la riconferma dell’amministrazione guidata dal sindaco Francesca Draià, alla quale auguriamo un proficuo lavoro nella speranza che, almeno il suo secondo mandato, vada nella direzione della buona pratica amministrativa, rispetti i principi elementari di democrazia e tolleranza verso coloro che espongono idee diverse>>. I 4 fanno una analisi delle sconfitta elettorale e affermano: <<La lista che abbiamo supportato con impegno e dedizione non è riuscita a trasmettere il significato politico profondo di quella coalizione, ovvero la necessità di ridare al nostro contesto comunale un governo capace di agire nell’interesse della comunità e nel rispetto dei principi democratici.
Abbiamo preso atto dell’intervento del segretario del Pd Fabio Arena il quale ci ha rivolto un invito a collaborare in sintonia con i rappresentanti della minoranza consiliare.
Al Segretario del Pd rispondiamo che i consiglieri comunali di minoranza eletti avrebbero l’onere di rappresentare il progetto amministrativo condiviso, elaborare proposte e svolgere una seria azione di controllo. Sarebbe gravissimo, a nostro parere, che l’attività del consiglio comunale si caratterizzasse per una visione unanime dell’azione politica, “un pensiero unico”, se non si creassero le necessarie divisioni funzionali a generare un sano dibattito democratico nell’interesse dell’intera comunità la quale, fortunatamente, è ricca di un contesto sociale e culturale diversificato>>. Ma le cose sono cambiate. <<Evidenziamo che, già nelle prime sedute consiliari, i quattro consiglieri hanno fatto emergere differenziazioni sostanziali, costituendo due gruppi che nulla hanno a che vedere con lo spirito unitario che caratterizzava il nostro progetto. Il risultato elettorale è figlio di un diffuso populismo, caratterizzato da soggetti abili nell’attrarre consenso propagandando il “nulla” e nell’utilizzare il potere al solo scopo di soddisfare interessi e ambizioni personali>>. A quanto pare, quindi, l’azione politica dei 4 uscenti continua. <<Abbiamo il dovere di continuare a rappresentare i tanti amici che nel tempo ci hanno sostenuto. Il nostro ruolo di militanza politica si svolgerà all’esterno delle istituzioni. La nostra azione sul territorio sarà unanime, fermo restando che ciascuno di noi, sul piano delle scelte politiche, rimane libero di aderire a partiti o associazioni. Una società democratica sana deve necessariamente rispettare le diversità di pensiero, elaborare politiche capaci di incidere nel medio lungo periodo, agire nel rispetto delle norme e delle regole che governano la comunità. Oggi più che mai- concludono- è fondamentale discutere, aiutare le persone in difficoltà, non lasciare nessuno indietro, affrontare la crisi con spirito solidaristico. Rivolgiamo un accorato appello alle associazioni, ai cittadini e alle forze politiche presenti sul territorio per attenzionare insieme le questioni rilevanti del nostro contesto socio economico: convivenza civile, solidarietà, comportamento etico, sviluppo sostenibile>>.

Arcangelo Santamaria