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Valguarnera commissariata per il rendiconto 2019, Castoro e Bruno: “Che non ci venga a dire che la colpa è di altri”

A causa della mancata approvazione del rendiconto finanziario 2019 il comune di Valguarnera è stato commissariato e per questo motivo il gruppo consiliare del Pd attacca la sindaca Francesca Draià. Il capogruppo Angelo Bruno e il consigliere Nino Castoro, dicono: <<Non possiamo non sottolineare l’inadempienza e la conseguente unica responsabilità dell’amministrazione comunale per la mancata approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2019. Non con poco imbarazzo ci siamo trovati a dovere analizzare questa surreale vicenda, visto che l’amministrazione comunale attuale è succeduta a se stessa e che quindi era più facilitata nel continuare l’attività amministrativa con serietà e rispettando le scadenze imposte dalla legge>>. L’arrivo del commissario ad acta implica nuovo spese per il comune valguarnerese e per tale ragione i 2 consiglieri del Pd, aggiungono: <<Per anni abbiamo sentito parlare di rispetto delle regole e di amministrazione efficiente ma evidentemente alla prova dei fatti non possiamo che dare ragione agli ex consiglieri comunali che ci hanno preceduto e che per anni hanno ampiamente denunciato una gestione poco responsabile e casalinga della cosa pubblica. Solo poche settimane fa il sindaco, sui social, aveva ampiamente stigmatizzato la scelta delle dimissioni di massa da parte degli ex consiglieri comunali additandoli di avere causato un costo all’ente a causa dell’insediamento del commissario che ha sostituito il ruolo del consiglio comunale, che di fatto era decaduto. Oggi ci chiediamo se la sindaca abbia utilizzato con se stessa la stessa durezza, visto che la mancata approvazione del rendiconto 2019 ha portato all’insediamento del commissario ad acta nella persona del dottore Giuseppe Petralia. Un commissariamento e, quindi, un ulteriore costo che si troveranno a pagare i cittadini valguarneresi. Anche questa volta la sindaca non ha colto l’occasione per evitare polemiche ed è stata ripagata con la sua stessa moneta. E che non ci venga a dire che la colpa è di altri perché comunque è sempre responsabilità dell’amministrazione dovere vigilare affinché le scadenze, peraltro più volte prorogate, vengano rispettate. Ci auguriamo che questa volta il sindaco ammetta che il suo modus operandi da “amministratore unico” ha fallito>>. La replica della sindaca Draià: <<Il Covid-19 e le elezioni amministrative, oltre al pensionamento di alcune figure apicali, hanno determinato in maniera evidentemente imprevista dei ritardi. Si può speculare su tutto ma non in occasioni e contesti emergenziali senza precedenti, che hanno messo in crisi enti locali e privati. Siamo in procinto di approvare in giunta il Rendiconto 2019 per trasmetterlo al collegio dei revisori dei conti e presentarlo in consiglio comunale. Paragonare le dimissioni volontarie dei consiglieri con nomina oggettiva di un commissario per sopperire al loro ruolo, per avere il tempo di preparare la campagna elettorale, non è minimamente paragonabile con i ritardi determinati da condizioni inaspettate e da gestire per la prima volta. Abbiamo approvato il bilancio di previsione 2020-2022 lo scorso 30 settembre, un mese prima della scadenza, e ad oggi molti enti stanno chiudendo con l’approvazione o sono indietro. I commissariamenti sono stati eseguiti in tutta Italia, negli enti locali, con rarissime eccezioni>>.

Arcangelo Santamaria