Cronaca e Attualità

Spopolamento, nel 2020 meno partenze ma ci avviciniamo alla soglia dei 7mila abitanti

Sempre in negativo il trend demografico a Valguarnera che anche nel 2020 si è confermato un paese sulla via dello spopolamento e oramai tendente alla soglia di popolazione dei 7 mila abitanti. Il consuntivo del 2020 ha quantificato 46 nati ( 26 maschi e 20 femmine) e 98 morti (44 maschi e 54 femmine). Rispetto al 2019 i nati sono 4 in più ma i morti del 2020 sono 9 in più rispetto all’anno precedente. Il rapporto tra nascite e morti, quindi, è in negativo di 56 persone. Negativo anche il rapporto tra partenze e arrivi in paese In 119 hanno lasciato Valguarnera rispetto ai 71 neo residenti. Il 2020, nell’ultimo triennio e l’anno con minori partenze ma dal 2018 al 2020 hanno la valigia in 453 persone, a conferma che Valguarnera è tra paesi siciliani che si sta spopolando di più . I dati della Fondazione Migrantes- Italiani nel Mondo, del 31 agosto 2019, dicevano che Valguarnera, dopo Villarosa, è il paese della provincia di Enna che si sta spopolando di più. Evidenti le motivazioni. Si parte per la mancanza di lavoro, ma per chi resta o rientra le cose non vanno certo bene. Una chiave di lettura che conferma la professoressa Rosetta Impellizzeri, una dei volontari del Centro di ascolto della Caritas. <<Tra le persone che rientrano a Valguarnera- dice Rossetta Impellizzeri- diverse sono pensionate e sfuggono alle difficoltà delle città. Non ci sono rientri di persone che vengono in paese per investire ma per sentirsi più protetti. Le associazioni di volontariato ( assieme alla Caritas cito la “Giacomo Cusmano” e “Pane quotidiano”), stiamo facendo tanto. Dalla fine del 2018 ad oggi la Caritas ha speso 20 mila euro in buoni spesa e per pagare le utenze (luce, acqua e gas), di chi è sempre più in difficoltà. Una grossa mano d’aiuto a tante famiglie, checché se ne dica è arrivata dal Reddito di cittadinanza >>. Il 2020 è l’anno in cui si sono registrate minori partenze: 119, rispetto alle 176 del 2019 e alle 158 del 2018. La chiave di lettura è sempre la stessa: una piccola comunità, dove tutti si conoscono e dove tanti volontari si prodigano per aiutare chi è in difficoltà, può risultare più sicura delle giungle cittadine.

Arcangelo Santamaria