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Il Comune chiude il Mazzini fino al 22 marzo

Si complica la vicenda della chiusura della scuola “Giuseppe Mazzini” che è off limit per problemi di sicurezza dovuti alla caduta dell’intonaco di alcuni solai. Il plesso scolastico che ospita classi di scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola media di primo grado, oltre agli uffici di segreteria e della direzione didattica, è stato chiuso dal Comune di Valguarnera (proprietario dell’immobile), sino al prossimo 22 marzo. Lezioni sospese per tutta l’utenza della scuola in attesa di trovare una soluzione ad una situazione che sta causando notevoli difficoltà. Al momento, infatti, non sembrano esserci abbastanza aule disponibili in tutti gli altri istituti scolastici municipali, in grado di ospitare tutte le classi del Mazzini. Martedì sera si è svolto un consiglio d’istituto. La dirigente scolastica Grazia Lo Presti e il suo staff, insieme all’amministrazione comunale, stanno cercando di dipanare una matassa alquanto ingarbugliata. <<Nelle prossimi ore- dice la preside Lo Presti- consentiremo di potere rientrare a scuola a 6 classi (le due terze della scuola media di primo grado, le due quinte e le prime classi della scuola primaria). Ma cosa succederà al resto dell’utenza scolastica? <<Stiamo studiando varie ipotesi- dice la dirigente – al fine di garantire il diritto allo studio e la didattica in presenza a tutti>>. Al momento sarebbero al vaglio varie ipotesi: dal trasferimento di alcune classi in altri plessi, all’avvio dei doppi turni con lezioni anche nel pomeriggio. Ma c’è anche chi non scarta l’ipotesi di potere chiedere ospitalità all’Istituto professionale “Giacomo Magno”, presentando la relativa richiesta al Libero consorzio comunale di Enna. Il “Magno” che si trova alla periferia del paese, infatti, è un immobile di proprietà provinciale. Un anno scolastico già funestato dalla pandemia, per l’Istituto comprensivo di Valguarnera è divenuto ancora più difficile. Alla scuola Mazzini da qui a poco dovevano iniziare diversi lavori di ristrutturazione già finanziati e appaltati e l’istituto avrebbe rifatto il look per il nuovo anno scolastico. Ai lavori già preventivati, adesso occorrerà aggiungere quelli necessari a mettere in sicurezza i solai e pertanto occorrerà ricalcolare costi e tempi.

Arcangelo Santamaria